Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Sport

SU QUATTRO E SU DUE RUOTE

ETTORE PAGANI - 04/10/2019

leclercDa un po’ di tempo a questa parte si era in attesa di un recupero della Ferrari: qualcosa di buono e – addirittura – di bello si è visto arrivare.

Niente di male se un po’ di grugno l’ha tenuto Leclerc che non si aspettava certo di vedersi superato a Singapore dal compagno di scuderia, riuscito a mettere il muso della sua vettura davanti a quello del monegasco che pure sembrava già alla vittoria destinato – a quel che si dice – per un’intempestiva (rispetto alla posizione dei due) fermata ai box. Un po’ di… grugno subito – così parrebbe almeno – inizialmente messo da parte dallo sconfitto che, comunque, tanto soddisfatto dall’inconveniente non pare sia stato.

A maggior ragione per la ripetizione della incomprensibile tattica di gara effettuata in Russia che ha consentito agli avversari di sentirsi dare un potente “grazie”.

Quanto al resto, Hamilton non pare preoccupato più di tanto per essere rimasto con il naso all’ insù in una posizione per lui insolita e recuperata fin troppo presto.

Insomma tutto è ancora da vedere con la Mercedes sicuramente non certo disposta a danneggiare il merito delle altre prove di campionato tutte a suo favore.

Ancora quindi nessun problema nel rapporto tra vincitore del mondiale e marca.

***

Su due ruote troppo forte Marquez, già sostanziale vincitore del campionato: lo spagnolo e la sua Honda erano votate da tutti i pronostici.

Così è stato non soltanto con i punti conquistati dal formidabile pilota, ma anche per la serie delle interminabili vittorie.

Solo a interrompere una continuità si è visto protagonista in un’occasione il nostro Dovizioso, certamente il migliore dei centauri in tricolore.

A Marquez, dunque, meritatissimo campione mondiale, magnifico a condurre una pure eccellente Honda, un Marquez che ha superato la linea dei piloti del suo paese degno da buon tempo a questa parte di eccellenti interpreti.

A noi resta soltanto da fare il paragone con le nostre glorie di un recente e più lontano passato. Il Rossi di un tempo e l’Agostini: due grandi di cui soltanto il secondo ha chiuso in bellezza non continuando con presenze limitate nelle possibilità come, invece, ha ritenuto di fare Valentino, sempre bravo con necessari limiti portati dal tempo.

Quindi solo Marquez può sventolare a largo titolo il vessillo spagnolo e per quanto ci riguarda speriamo nel futuro di un Dovizioso pur meritevole.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login