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Chiesa

LO SGUARDO E IL VOLTO

mons. LUIGI STUCCHI - 06/04/2012

Lo sguardo è il tuo, quello di sempre, di ogni fatica quotidiana, ma che potrebbe diventare diverso, riempirsi di nuova luce, scrutare altre dimensioni dell’esistenza con i suoi problemi, se solo volesse fissarsi davvero su un volto preciso, unico per tutti, se solo volesse contemplare in silenzio e lasciarsi guardare da uno sguardo specifico, unico, crocifisso, il volto e lo sguardo di Gesù.

Ti ama senza misura, non sempre riamato; ti cerca senza sosta, non sempre riconosciuto; ti parla dal silenzio, non sempre condiviso.

Cercalo, fissalo, lasciati attrarre, ti parlerà dal silenzio infinito di Dio Padre, di cui svela l’infinita necessaria misericordia, per donartela e fartela sperimentare nella concretezza delle tue fragilità: fidati.

C’è un cuore trafitto, è il suo, simile ad altri, tanti cuori trafitti e feriti in cerca di pace con una differenza sostanziale. Il suo non è un cuore trafitto tra i tanti né un cuore in attesa di essere risanato, ma è il cuore che spalanca il tuo sguardo sul mistero di guarigione per essere sanato e risanato dal Padre suo e nostro.

Il nostro è un cuore che grida, che soffre, che si stanca, che perde la speranza, il suo il cuore che non si stanca di amare te, di amare tutti così che tutti si possono amare in lui e come lui.

È il cuore che rigenera sempre e tutti, purché ciascuno si voglia fidare davvero e mettersi in gioco nuovamente a motivo dell’incontro con lui.

Quale intreccio nuovo di umanità può riemergere come una rete che salva e fa gioire, riscatta, riconsegna gli uni agli altri nell’abbraccio unificante di Dio e del suo amore.

Sulla croce e dalla croce si rilegge e si fa nuova la storia di tutti e dal cuore trafitto di Gesù, il Crocifisso che ama, ecco la vita.

Siano questi giorni pasquali giorni di contemplazione e di accoglienza, giorni di sguardi intensi, non smarriti, giorni di speranze fondate e affidabili, non fallaci, giorni di festa e di gioia.

È il mio augurio nel segno dell’amore crocifisso e della vita nuova nel Risorto.

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