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In Confidenza

TEMPO DI PERSEVERANZA

Don ERMINIO VILLA - 24/04/2020

risortoGià nell’Antico Testamento il profeta Isaia affermava che se anche una madre si dimenticasse del figlio, Dio non si dimentica mai di noi, in nessun momento (cfr 49,15). Tuttavia, questa relazione filiale con Dio non è come un tesoro che conserviamo in un angolo della nostra vita, ma dev’essere alimentata ogni giorno con l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, la partecipazione (almeno spirituale) ai Sacramenti e la carità. Questa è la nostra dignità – noi abbiamo la dignità di figli -. Comportarci dunque come tali vuol dire che ogni giorno dobbiamo cercare di vivere da cristiani, seguendo il Maestro, con tutti i nostri limiti e le nostre debolezze.

La tentazione di lasciarlo da parte per mettere al centro noi stessi è sempre alle porte e l’esperienza del peccato ferisce il nostro essere figli di Dio. Per questo dobbiamo avere il coraggio della fede e non lasciarci condizionare da chi dice: “Non mi importa di Dio”. Anzi, è vero, è bene proprio il contrario: solo comportandoci da figli di Dio, senza scoraggiarci per le nostre cadute, ma sentendoci amati da Lui, la nostra vita sarà nuova, animata dalla serenità e dalla gioia. Dio è la nostra forza e la nostra speranza!

È virtù cristiana la perseveranza, raccomandata caldamente dal Signore: “Con la vostra ‘upomonè‘ salverete le vostre anime”. L’atteggiamento pessimistico non può diventare una legge di vita. Tuttavia, di fronte all’impazienza di chi vuole tutto e subito, di fronte all’intolleranza di chi reagisce ad ogni piccola barriera, di fronte all’incapacità di sopportazione che rende acrimoniosi e cupi, bisogna ritrovare un po’ di coraggioso realismo, di paziente accettazione, di serena attesa. Ho riportato il termine originale greco, perché San Paolo usa questa parola – che letteralmente significa “rimanere sotto il giogo” con perseveranza e costanza – per indicare la speranza. Dunque coltiviamo e manteniamo ferma questa speranza, perché noi dobbiamo esserne un segno visibile, chiaro, luminoso per tutti.

Il Signore Risorto è la speranza che non viene mai meno. La speranza (del Signore) non delude. Quante volte, invece, nella nostra vita le speranze svaniscono, e le attese che portiamo nel cuore non si realizzano! A chi ci chiede ragione della speranza che è in noi, indichiamo Cristo Risorto: con l’annuncio della Parola, ma soprattutto con la nostra vita di risorti. Mostriamo la gioia di essere figli di Dio. È un servizio prezioso che dobbiamo dare a questo nostro mondo, che spesso non riesce più a sollevare lo sguardo verso l’alto, verso Dio.

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