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Opinioni

TEATRO D’AUTORE

ANDREA CIVATI - 05/06/2020

politeamaRecuperare un edificio che ha fatto la storia di Varese e aprire le sue porte al futuro, facendone un modello per la città e non solo. È questa la sfida che si gioca sul progetto Politeama, una sfida che ci vede impegnati da tempo e nella quale siamo pronti a compiere ulteriori passi. La presentazione alle Commissioni consiliari del progetto, infatti, segna un nuovo decisivo capitolo e, per affrontarlo, due sono le linee guida che abbiamo tracciato: storia e futuro.

Poter riaprire il Politeama vuol dire ridare vita a uno tra i primi teatri della nostra città, chiuso da ormai oltre dieci anni. Il tema del recupero dei fabbricati storici di Varese ora inutilizzati è da sempre caro a questa Amministrazione, perché unisce alla visione del domani anche la riscoperta delle nostre radici e delle nostre tradizioni. Il Politeama può quindi essere parte di un percorso più ampio, soprattutto se pensiamo ad altre due strutture teatrali e cinematografiche oggi in disuso, come i cinema Vela e Vittoria. Tutti patrimoni da rivalutare e rifunzionalizzare, dando risalto alla loro storia e alla cultura che hanno contribuito a diffondere.

A questa visione “romantica”, che pone l’accento su quello che queste strutture sono state per la nostra Varese, si aggiunge poi un aspetto pratico e avveniristico. La soluzione che presentiamo, rispetto alla previsione iniziale per la realizzazione del nuovo teatro e al relativo investimento vicino ai trenta milioni di euro, parte da quanto di buono già c’è e sviluppa la struttura con un’ottica di efficienza. Il mantenimento dell’involucro e delle opere “strutturali” del teatro, infatti, permetterà un abbattimento dei costi. E, oggi più che mai dopo la crisi legata alla pandemia, ogni progetto serio non può che prestare grande attenzione anche agli aspetti finanziari e di bilancio, del Comune così come di tutte le altre realtà e istituzioni coinvolte.

Il nuovo Politeama, però, sarà come detto una porta verso il futuro. Con i suoi circa 900 posti permetterà a Varese di avere una struttura in linea con quelle realizzate in altre città che hanno le nostre stesse dimensioni. Penso a realtà oltre confine, come il LAC – Lugano Arte e Cultura, ma anche italiane, per esempio il recente teatro di Verbania.

Nel nuovo Politeama sarà garantita la sostenibilità degli spettacoli, con costi di realizzazione accessibili per tutti senza certo rinunciare alla qualità. Oltre a questo, il nuovo teatro potrà essere anche la casa della grande musica, altro elemento che si attende da anni. La resa acustica permetterà infatti di portare al suo interno tante iniziative, dalla Stagione musicale varesina a diversi concerti.

Queste le motivazioni che ci hanno spinto e ci spingeranno a lavorare al progetto. Un passo dopo l’altro, unendo, o quanto meno cercando di unire, la nostra importante storia al futuro che Varese merita.

Andrea Civati, Assessore all’Urbanistica del Comune di Varese

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