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In Confidenza

SPIRITO DI UNITÀ

Don ERMINIO VILLA - 01/07/2020

sorgenteLa Sorgente è dentro di te. Dentro ti mormora la memoria di Gesù. Lo Spirito, che è Amore, come l’amore spinge, mette in campo la fantasia…; ci prende dentro, rimette in moto ciò che è immobile, apre gli occhi… Ciò che manca essenzialmente alla gente di Chiesa è lo Spirito di Cristo; in modo particolare l’umiltà, il rinnegamento di sé, l’accoglienza disinteressata, la capacità di vedere ciò che c’è di buono nel prossimo. Abbiamo paura, vogliamo trattenere ciò che è superato perché così ci siamo abituati; vogliamo aver ragione contro gli altri, perché non sappiamo perdere; nascondiamo sotto il vocabolario di una umiltà stereotipa lo spirito di orgoglio e di dominio.

Ci muoviamo fuori della vita. Abbiamo fatto della Chiesa un’organizzazione fra tante altre. Tutte le nostre energie sono state spese ad avviare le parrocchie, e poi si spendono per farla funzionare, spesso senza risultati soddisfacenti… Perché funziona come una macchina e non come la vita! È uno spettacolo deludente vedere tanti cristiani che si rapportano con la loro comunità… con i criteri del mondo e non del vangelo. Molti hanno ormai perso l’amore per la Chiesa che è nostra Madre, ricettacolo della vita divina, fulcro della storia. Eppure sappiamo benissimo che è il Corpo di Cristo. E che il mandato che ha ricevuto dal suo Signore è di fare del Mistero eucaristico il cuore del mondo!

Lo Spirito Santo è principio e garanzia di unità. Grazie a lui non c’è più l’“io” e il “tu”, ma il “noi”: questo richiede di essere vissuto con molta più attenzione in ogni famiglia e in ogni comunità. Non si devono più incontrare singoli individui accostati, ma fratelli e sorelle che vivono in comunione, al punto da formare, come nella Pentecoste, un cuore solo e un’anima sola. Sappiamo bene che tutto ciò non è facile, perché la natura ribelle si lascia istigare dal nemico della fede (il cui nome significa “divisore”), che fa emergere l’individualismo e l’egoismo.

Ecco perché occorrono molta vigilanza e invocazione continua dell’aiuto del Signore in tutta umiltà, riconoscendo che da soli non possiamo mantenerci uniti a tutti come figli di Dio. È troppo facile il rischio di trovarsi in opposizione perché siamo diversi. Purtroppo c’è chi ritiene la diversità come un fatto negativo: ci dà fastidio chi non è come noi vorremmo, e cioè come noi siamo. Invece la diversità e la molteplicità possono diventare complementarietà e sono un tratto bello della vita cristiana, se unite e composte insieme dall’amore, che è lo Spirito Santo.

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