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L'antennato

ESPERIMENTI

STER - 10/07/2020

tv8Si dice spesso che la televisione generalista sia cosa da vecchi, i giovani ormai si baloccano coi contenuti che rimbalzano sui social (e tutt’al più con quelli “on demand”, cioè disponibili come e quando vuoi), intanto però il caro vecchio “piccolo schermo” continua a macinare programmi e pubblicità.

La fascia mattutina – normalmente dedicata all’infotinment al femminile, secondo una concezione maschilista anni ’50 (che tuttavia trova un certo riscontro nelle indagini degli uffici marketing) si è arricchita da fine giugno di un nuovo programma: “Ogni mattina” (Tv8, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14), con relativo TG8 (tutti i giorni alle 12). Sia il programma che lo spazio d’informazione si appoggiano massicciamente alla struttura SKY (il conduttore del contenitore è il noto anchorman di SkyTG Alessio Viola, affiancato da Adriana Volpe, così come i tre conduttori in rotazione sul tg); Sky del resto è il colosso mediatico che dà molta linfa anche al resto del palinsesto del canale TV8, giacchè vi vengono riproposti numerosi programmi di intrattenimento che vengono prodotti e proposti prima dai canali satellite del suo bouquet a pagamento.

“Ogni mattina” ha la classica struttura del contenitore di inizio giornata, e andrà a scontrarsi da settembre con due corazzate del genere, consolidate e dal successo crescente: “Storie Italiane” su Rai1, condotto da Eleonora Daniele, e “Mattino Cinque” su Canale 5, condotto da Federica Panicucci con Francesco Vecchi.

A quest’ultimo programma sembra più decisamente ispirarsi per quanto concerne la scenografia eterea e la conduzione a due, anche se declinata in modo dissimile e per ora, non convincente.

I due presentatori sono ancora impacciati ma tentano – evidentemente per linea autorale – una conduzione contemporanea che dunque spinge lei – che ha una bella carriera da soubrette alle spalle – sul terreno della chiacchiera giornalistica (con la trovata di rivolgere all’ospite le domande inviate dal pubblico via whatsapp, tramite cellulare che lei brandisce orgogliosa in onda) e spinge lui – che è volto noto e serio del telegiornale – a interagire con personaggi improbabili, cuochi, graffitari e piazzisti di propri libri.

Si percepisce un certo sforzo produttivo: diversi inviati, molti collegamenti, la scaletta indugia sulla cronaca anche minuta, ovviamente nera (e questo può essere un limite, dopo mesi e mesi di tragedie da virus), fino al volta-pagina delle 12.

A quel punto, parte il TG: uno studio molto luminoso, ma neutro e vecchio stile – nemmeno un gioco di ledwall o realtà aumentata, per intendersi – fa da sfondo a una conduzione amichevole con un sommario che tiene insieme bianca e nera, approfondimento e colore, poca politica. Lo chiude, dopo la maxi-pausa pubblicitaria (che la conduttrice del giorno lancia con disarmante onestà: “Ci vediamo, tra poco. Beh, in realtà la pausa non è brevissima… ma noi torniamo, promesso!”) una rubrica inedita quanto improvvida: la classifica delle 8 notizie più importanti dell’edizione, che gioco-forza impila in una medesima griglia la morte del celeberrimo compositore e le solite beghe politiche, lo strazio di un incidente stradale e i consigli per evitare spiagge affollate, come se fossero tormentoni estivi di Rihanna e Giusy Ferreri disposti secondo i dati di vendita. Giudizio critico: mah.

La seconda parte di “Ogni mattina” (che però vista l’ora dovrebbe a questo punto chiamarsi “Ogni pomeriggio”) prosegue per un’altra ora e mezza (sarebbe già questa la durata di un programma autonomo…) destreggiandosi tra ricette di cucina (spazio al momento inopinatamente lasciato libero dalla Rai) e interviste leggere a palestrati da reality e “vecchie glorie recenti” dello showbiz.

Diversi dubbi rimangono dopo la visione di “Ogni mattina”: furba l’idea di rodarlo d’estate, in mancanza assoluta di concorrenza, anche se i dati d’ascolto per ora non sono soddisfacenti (intorno all’1%, 100.000 teste in media), ma ancora scarsamente affiatata pare la coppia di conduttori. Niente di male se viaggiassero su linee parallele, ma facendoli giocare insieme, la cosa si nota parecchio. Miglioreranno? Non è detto: se lo spazio è poco per due, rimane poco finché non ne resta uno solo. Ma la cosa peggiore è la mancanza di una personalità netta e di una scaletta diversa rispetto alla concorrenza, che oggi non è in onda ma ci tornerà: alla prova della lunga percorrenza, con competitori accesi e agguerriti e dalla visibilità molto maggiore, le cose potrebbero farsi improvvisamente ancora più difficili, se ci si contende gli stessi opinionisti, gli stessi ospiti, lo stesso genere di storie. La fascia mattutina (che in Italia scoprì l’ineffabile Mike con i suoi quiz dei primissimi anni ’80 per le reti commerciali, mentre sulla Rai porta la firma di Boncompagni con la Carrà e i suoi fagioli) è pregiata: nessuno regala niente, spesso neanche l’onore delle armi. I volenterosi sono avvisati.

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