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Opinioni

CORONEWS

FLAVIO VANETTI - 17/07/2020

virusEsiste una sorta di contro-informazione relativa alla pandemia del Covid-19, qualcosa insomma di “alternativo” rispetto al flusso di notizie che viene rilasciato dal cosiddetto “main stream” informativo? Certamente e il primo pensiero va a quanto dichiarato alla televisione francese (pure il Corriere della Sera ne ha parlato, ndr) dal professor Luic Montagnier, colui che nel 1983 scoprì assieme alla dottoressa Françoise Barré-Sinoussi il virus dell’Hiv e che nel 2008 vinse il Premio Nobel per la medicina: dopo una serie di considerazioni tecniche, Montagnier è arrivato alla conclusione che il virus ha origini artificiali e non naturali. A che scopo sarebbe stato creato? Con quali strategie? Qui gli scenari si ampliano e il rischio è di cadere nel complottismo spicciolo.

Ma senza arrivare a pensare che sono stati gli Usa a incastrare la Cina, o che è stata la Cina a inguaiare apposta l’Occidente, ci possono essere tante altre riflessioni. Una l’ha fatta il professor Marco Mamone Capria, matematico ed epistemologo all’Università di Perugia, sul sito di Auret, l’Associazione Autismo Ricerca e Terapie. Titolo dell’intervento: “Coronavirus, disinformazione e democrazia”, È un’analisi documentata e coraggiosa, che cita dati scomodi (si parla dei 500 mila morti di Covid-19 nel mondo, “ma ogni anno muoiono di sotto-nutrizione 3,1 milioni di bambini e di questa statistica non si è mai sentito nulla”) e che offre passaggi tosti. Ne cito qualcuno. “Il fatto che si parli tanto di un solo tema non significa che si sta facendo un’informazione corretta. Meno ancora ci si può fidare di chi bolla come falsa qualsiasi opinione o notizia contraria alla verità governativa”. “Adrian Hill, direttore di ricerca del gruppo di Oxford che lavora allo sviluppo di un vaccino anti-Covid-19, ha rilasciato una dichiarazione precisa: ‘È una gara, sì. Ma non è una gara con i concorrenti. È una gara contro il tempo e un virus che sta sparendo’. In altre parole, il professore teme di non poter sperimentare il vaccino su un numero sufficiente di soggetti”. “Perché si invoca il vaccino come la soluzione definitiva al problema del Covid-19? Perché ci sono evidentemente interessi economici più che ragguardevoli e c’è anche una prospettiva politica autoritaria”.

Credo sia un testo da leggere con la mente sgombra e senza pregiudizi: poi ciascuno di noi può concordare o dissentire e fare le valutazioni che crede. Com’è giusto che sia.

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