Cara Varese

L’INFORMAZIONE CHE CAMBIA

PIERFAUSTO VEDANI - 20/04/2012

Per la prima volta lo storico Premio Pulitzer sezione giornalismo è andato a due colleghi nordamericani dell’on line. Dalla Columbia University di New York un grande riscontro in ordine allo strumento che ha rivoluzionato la comunicazione a livello mondiale e conseguentemente al declino, forse irrimediabile – potrebbe essere questione di un paio di generazioni di lettori – della carta stampata.

Le testate giornalistiche non scompariranno, semplicemente finiranno anche loro nel web, come del resto hanno iniziato a fare da tempo. E con notevole successo visto che come numero i fruitori dell’edizione on line dei principali quotidiani italiani si stanno avvicinando a quello di coloro che acquistano le copie in edicola.

Tra l’altro i giornali on line colgono qualsiasi occasione per espandersi. Di recente il “Corriere” ha fatto diventare, sul web, quotidiana e nazionale l’ edizione settimanale di “Vivi Milano”, ogni mercoledì distribuita gratuitamente con il giornale non oltre l’area del Milanese.

Vivimilano.it offre notizie su tutto quanto ogni giorno la città offre, insomma una bella guida a costo zero a chi ha in programma un’incursione nella metropoli.

Se guardiamo alla nostra carissima Varese troviamo analogie con la situazione mondiale dell’informazione, con dati però ancora confortanti per quanto riguarda la carta stampata che gioca con fierezza e buoni risultati il suo ruolo avendo però già attenzione al magico on line.

Guardare a Varese significa evidenziare una volta di più l’espansione di Varesenews.it, la cui egemonia è supportata da equilibrio e correttezza nell’informare e dalla ampia possibilità di esprimere le proprie opinioni offerta ai lettori.

Sta crescendo molto bene il quotidiano VareseReport di Andrea Giacometti, tempestivo e molto accurato nel dare le notizie e, sia pure come settimanale, ecco al terzo posto RMFonline: visitatori in aumento grazie a un team di commentatori affidabilissimi per cultura e rara serenità.

L’on line offre infiniti spazi di libertà della quale bisogna fare civile uso: non mi riferisco ai deviati, sono incurabili, ma a chi, a qualsiasi livello, ha responsabilità nell’ambito della comunità. Potrebbe essere una raccomandazione inutile per una Varese che è sempre stata lontana dalla macelleria mediatica, ma oggi è fondamentale che non debba mai venire meno l’impegno di tutti a costruire. Dopo centocinqunt’anni iniziare a rifare l’Italia non è facile.