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Cultura

UN’OFFERTA MUSICALE

LIVIO GHIRINGHELLI - 02/04/2021

offertaIl 7 maggio 1747 Federico II annunciava con eccitazione ai musicisti di corte seduti al loro posto per i concerti serali: “Signori, il vecchio Bach è arrivato” (vecchio rispetto alla numerosa prole già peraltro affermata). L’anziano musicista è convocato immediatamente al castello di Potsdam. È così soddisfatta la curiosità del sovrano più volte significata al figlio Carl Philipp Emanuel, direttore del suo coro, dal 1740 lo serviva come accompagnatore, di conoscere un musicista di così chiara fama. Della visita rimane la dettagliata corrispondenza nelle Berlinische Nachritten dell’11 maggio, seguite nelle Gazzette di Amburgo e Magdeburgo e vi si parla del famoso Capellmeister di Lipsia, il musicista di grido appena arrivato. Bach si sofferma ad aspettare come un postulante qualsiasi, che lo si faccia entrare allo spettacolo del monarca trentacinquenne, legislatore, filosofo, temibile guerriero e abile flautista, solito far musica con gli ottimi maestri della sua orchestra. Bach è pilotato dal re a visitare le sale del castello al fine di provare i fortepiani Silbermann. Di seguito Bach prega Federico di proporgli un tema per una fuga da sviluppare all’istante senza alcuna preparazione. La richiesta di un tema su cui improvvisare (il famoso Thema Regium) è normale per l’epoca. Si aggiunga che dalla fine del 1746 l’ambasciatore russo presso sua maestà prussiana era il conte Keyserling, il committente delle Variazioni Goldberg. Mai un tema così complesso, ricco di sorprese e fertile di sviluppo fu proposto a un musicista.

Due mesi dopo Bach dedica al re un’Offerta Musicale, il cui tema eccellente proviene dalla sua augusta mano. L’armonia cromatica del tema e la sua lunghezza richiedevano calcoli e spaziature, che trascendevano l’improvvisazione. Non ogni tema si prestava a una polifonia così ripiena, per cui è da presumere che la seconda improvvisazione a sei voci obbligate è di derivazione diversa o parziale dall’originale regio. Il giorno successivo il re trascina Bach su tutti gli organi reperibili a Potsdam per conoscere l’arte organistica dell’artista. Dalla visita non derivano comunque al compositore benefici economici, non restando traccia per i biografi nei libri contabili.

L’Offerta Musicale porta la data del 7 luglio 1747 (Regis iussu cantio et reliqua arte canonica resoluta, con la funzione di indicare il contenuto, l’Inhalt e di formare con la successione delle lettere iniziali la parola RICERCAR, che precede la fuga a sei voci nell’edizione a stampa come titolo). L’Offerta Musicale BWV 1079 è destinata all’impiego di una tastiera, flauto, violino bc (un secondo violino per l’esecuzione di un canone). Consta di una fuga a tre voci, di una fuga a sei voci, dieci canoni e un trio.

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