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Chiesa

IN CAMMINO CON MARIA

don ERNESTO MANDELLI - 28/04/2012

Gesù e Maria in un mosaico di P. Marko Ivan Rupnik

“Stava sotto lo croce di Gesù sua madre… Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna,ecco tuo figlio! Poi disse al discepolo: Ecco tua madre. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé”.

La contemplazione di questa scena ha da sempre ispirato nel popolo cristiano la vera devozione a Maria. Maria ha sempre vissuto accanto a Gesù dalla nascita alla morte del Figlio. Proprio sulla croce avviene la rivelazione della chiara volontà di Gesù: Maria ora sarà la madre di Giovanni, cioè di tutti i discepoli. Come contemplando la croce scopriamo il vero volto di Dio, così in questa scena scopriamo la missione di Maria, madre di Dio e madre nostra. Il vero volto di Dio si rivela in Colui che si fa uomo come noi fino al dono totale di sé per amore. Il vero volto di Maria è Colei che, chiamata ad essere la madre di Dio, continua la sua maternità per l’umanità intera amata e salvata da Gesù. Maria madre addolorata ha da sempre esercitato un fascino sul popolo cristiano.

In questo nostro tempo sembra esserci molto interesse alla figura di Maria: ma questo spesso avviene al di fuori dell’annuncio del Vangelo. Si parla di “apparizioni e di messaggi di Maria”, come di un personaggio a sé, quasi un’altra divinità. La Chiesa ha sempre insegnato che le apparizioni private non fanno parte della tradizione di fede ricevuta dagli Apostoli e pertanto “nessuno è tenuto a credere” (Cardinale Ratzinger parlando di Fatima). La fede autentica della Chiesa va sempre purificata dall’enfasi dei sentimentalismi e delle emozioni e soprattutto dalla tentazione che fu di Tommaso di toccare e vedere per credere. “Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Gv. 1,18). E il Concilio Vaticano II insegna: “…non è da aspettarsi alcun’altra rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo” (Costituzione sulla Divina Rivelazione 4).

La nostra processione (sabato 5 maggio, ore 14.45 alla casa di riposo Molina, guidata da monsignor Peppino Maffi, rettore dei seminari milanesi, con altri presbiteri della città) vuol essere un percorso di fede, contemplando Maria accanto a Gesù. La processione bene rappresenta e interpreta lo stesso cammino della vita terrena. Faremo un percorso all’interno del parco, sostando accanto alle case dove gli ospiti abitano per contemplare, attraverso letture, canti e preghiere, i momenti principali della vita di Maria accanto alla vita di Gesù.

Una donna vestita di sole appare agli inizi della storia della umanità. Un angelo del Signore porta un annuncio sorprendente a una ragazza di Nazareth. Maria diventa la madre del Figlio di Dio, Gesù, Maria è presente nel momento drammatico della morte del Figlio. Maria è chiamata alla gloria della assunzione al cielo.

Maria per la fede cristiana è essenzialmente la madre di Gesù il Figlio di Dio. Percorrendo le vicende di Gesù incontriamo sempre la presenza di Maria, la sua vita è legata a quella del Figlio in maniera intima e indissolubile dalla nascita alla morte. Maria è per noi la madre che amorevolmente ci indica il cammino vero alla sequela di Cristo. Questo è quanto ci dicono i Vangeli e quanto ha trasmesso fedelmente la Chiesa. È proprio contemplando questi avvenimenti che nasce il nostro affetto e la nostra devozione a Maria.

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