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CULTURA A VARESE DAL ’45 A OGGI

- 06/05/2021

di Franco Spatola 

  1. Premessa: a che serve la cultura a una città?

Con la cultura si mangia.

Innanzitutto: la cultura alimenta lo spirito, apre le menti, rende cittadini migliori elevando la qualità delle relazioni tra le persone e con l’ambiente. Crea una comunità rispettosa dell’ambiente e delle persone, più armoniosa, cordiale e solidale, disponibile all’incontro e all’accoglienza, capace di visione e di futuro. Permette di riconoscere il valore, la qualità della città e del territorio, che cosa è bello e positivo e merita di essere tutelato e vissuto, che cosa è brutto e negativo e deve essere cambiato. Aiuta a vivere bene la propria città, la fa amare e spinge a impegnarsi per migliorarla. Serve a fare della città un luogo dove valga la pena vivere.

In secondo luogo: la cultura promuove ed alimenta nei cittadini l’apprezzamento dei beni comuni, paesaggistici, architettonici, monumentali, artistici, creando le condizioni intellettuali, morali e psicologiche per la valorizzazione turistica della città e del suo territorio. La buona accoglienza dei visitatori presuppone la conoscenza e la consapevolezza della qualità dei propri beni culturali. Occorre sapere ed essere convinti di avere dei beni culturali di valore, da offrire all’apprezzamento degli ospiti.

In terzo luogo: la cultura alimenta e favorisce l’innovazione, genera ed alimenta le condizioni intellettuali, psicologiche e sociali per l’invenzione creativa e la sua valorizzazione economica e produttiva, sia in campo industriale che nel campo dei servizi. La nascita di nuove imprese, il rilancio delle imprese storiche, l’avvio di nuove avventure imprenditoriali, presuppongono un’apertura culturale rinnovata e la valorizzazione della creatività delle persone. Specialmente per le imprese aperte all’esportazione, all’Europa e ai mercati internazionali, serve l’economia della conoscenza prima ancora che quella della produzione e dello scambio commerciale. E a sua volta la cultura d’impresa ritorna alla città e al territorio coi suoi valori di concretezza, elasticità, efficienza, futuro.

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