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Opinioni

IMMOBILITY MANAGER

ARTURO BORTOLUZZI - 07/05/2021

managerHo approfondito i temi attuali proposti dal Parlamento Italiano e sono rimasto colpito dal fatto che il nuovo Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ha riscoperto l’importanza (già espressa a suo tempo dal Decreto Ronchi, applicato pochissimo, sulla Mobilità Sostenibile d.m. 27/3/98 Ministero Ambiente) che ciascun Comune con più di 50.000 abitanti e le imprese con più di 100 addetti, si dotino, con ogni probabilità (la decisione finale deve essere ancora presa) di un Mobility Manager. Costui avrebbe il compito di razionalizzare il traffico promuovendo azioni che possano evitare assembramenti di automobili, doppie percorrenze, sia per coloro che sono e rimangono nella propria casa, che per quelli che lavorano in una impresa. Ho così scritto al Ministro Giovannini e al Sindaco Davide Galimberti per fare loro presente quanto aveva fatto nel 1990 il Comune di Varese, proprio per una corretta ed esaustiva applicazione del Decreto Ronchi, che per primo, ma solo in base a una scelta volontaria e non a un obbligo, istituiva il Mobility Manager.

Potranno così dare seguito a quella che è stata l’attività innovativa e quasi pioneristica, che è stata realizzata addirittura nel 2010 dal Comune di Varese e da Varese Europea. Questa era una associazione pubblico-privata, di cui eravamo soci, congegnata dall’Università dell’Insubria (professor Gioacchino Garofoli), che gestiva ben 40 comuni dell’area varesina, enti privati anche di categoria, associazioni di cittadini. Incredibile ma vero! È assurdo che sia stata votata favorevolmente dal partito democratico (che era all’opposizione) ben due volte, alla costituzione e a pochi mesi dal termine della giunta presieduta dal Sindaco Fontana. Associazione che è stata esautorata dallo stesso Davide Galimberti, senza che fosse stato avanzato un motivo plausibile. Il Sindaco, a mio modo di vedere, non ha dato a Varese europea il peso e l’attenzione che doveva esserle riconosciuto, tanto più che questo ente era bipartisan e anche finanziariamente attivo.

Stupisce anche il fatto che Varese Europea era stata supportata dal voto di tanti partiti, che l’hanno poi completamente scordata e che non hanno avuto attenzione sufficiente verso un’associazione, che non solo avevano contribuito a creare, ma anche a far in modo che continuasse la sua attività.

Il Mobility Manager è quella figura che si occupa di indagare la mobilità urbana e che, nella realtà aziendale, redige un piano spostamenti casa – lavoro/scuola, grazie ad un finanziamento della fondazione Cariplo, era stato concepito un percorso formativo, a suo tempo, al fine di offrire per la prima volta alle aziende pubbliche e private del territorio varesino l’opportunità, non solo di apprendere le principali nozioni teoriche ed i necessari strumenti operativi del Mobility Manager, ma anche di riflettere sull’introduzione di tale figura all’interno della propria azienda.

Grazie alla partecipazione di rilevanti enti pubblici e privati, il corso aveva pienamente risposto alle aspettative degli ideatori, nonché organizzatori, che intendevano fornire agli interessati un accattivante e coinvolgente percorso di più giorni, riguardo il compito di una figura professionale di interesse pubblico (quella del Mobility Manager), che pur prevista dal Decreto legge cosiddetto Ronchi, era sconosciuto nell’area varesina.

La considerevole presenza di importanti enti pubblici ed aziende private del Comune di Varese e dell’Area Varesina, quali Provincia, Comune di Varese, Ospedale di Circolo, Asl, Università dell’Insubria, B-Ticino, Fondazione Molina, Sila, AVT Varese, Regione Lombardia –STER Varese, Polizia Locale di Malnate, Ordine degli Architetti della Provincia di Varese, faceva capire molto. Infatti alle molte realtà aziendali presenti sul territorio varesino e non solo, stava a cuore approfondire l’argomento; volevano trovare delle soluzioni applicabili alla propria identità aziendale, per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti, come anche dell’intera città.

Varese Europea, che gestiva fino alla nomina di Davide Galimberti a Sindaco di Varese, il piano strategico d’area, aveva dunque voluto impostare un corso altamente qualificato facendo intervenire come docenti esperti del settore provenienti da diverse istituzioni quali il Politecnico di Milano, TRT – Trasporti e Territorio ed Euromobility. Era persino stata organizzata una trasferta presso il Comune di Zurigo dove rappresentanti e tecnici dello stesso avevano accolto i soci di Varese europea illustrando tutte le iniziative fatte. A questa aveva partecipato un solo consigliere comunale del partito democratico.

Niente è stato fatto poi a questo scopo, e addirittura il nuovo General Manager dell’Ospedale di Varese, che era stato scelto come azienda per fare il primo piano spostamenti casa-lavoro, non ha portato avanti il tema come previsto dalla legge vigente, e, allo stesso modo, si è comportato il Sindaco del Comune di Varese.

Tutto è finito in niente e sono stati spesi invano i soldi dati dalla Fondazione Cariplo.

Non è neppure stata fatta dal Sindaco del Comune di Varese una comunicazione agli altri comuni associati, come se non esistessero, spiegando il perché aveva deciso di esautorare Varese Europea.

Questa ha comunque dimostrato di lavorare con avvedutezza tanto che l’operazione (nomina del Mobility Manager) è stata giudicata essenziale da parte del Ministro alla Mobilità Sostenibile.

Il decreto ministeriale è pronto e potrebbe essere firmato questa settimana. Lo stesso, che istituisce la figura del mobility manager, trova applicazione presso «le città con più di 50mila abitanti e le imprese con più di cento addetti». Lo ha annunciato il ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile Enrico Giovannini. «Spero che il decreto che abbiamo preparato insieme al ministro Cingolani venga firmato questa settimana», ha spiegato il ministro. Il mobility manager, ha aggiunto Giovannini, è «una figura essenziale ad esempio per spalmare lo smart working lungo tutta la settimana, perché se fanno tutti smart working al venerdì avremmo un giorno libero in più, ma traffico invariato nel resto della settimana». Il decreto «è pronto e spetterà agli enti locali attuarlo», ha aggiunto Giovannini. Per il ministro su questo tema è necessario «coinvolgere tutti, perché senza coinvolgere tutti non si cambia la vita delle città, gli orari di lavoro e delle scuole». Il ministro ha spiegato di aver creato per questo al ministero «una consulta con imprese, sindacati e reti di cittadini». Nel Pnrr inoltre sono stati inseriti fondi per «piattaforme digitali in grado di connettere i diversi sistemi di trasporto, per offrire ai cittadini servizi di mobilità integrati».

Ho pregato il Sindaco di organizzare, al più presto e comunque prima delle elezioni, presso il Comune di Varese, l’ufficio del mobility manager.

Io, per esempio, ho avuto in Comune l’ufficiale designazione per essere Mobility Manager. Lo sono anche rappresentanti di Organizzazioni private nonché di uffici pubblici che hanno maturato esperienza come la mia.

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