Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Zic & Zac

CAPITALISMO ASOCIALE

MARCO ZACCHERA - 14/05/2021

vacciniSarà forse – alla fine – un tentativo di farsi pubblicità forse destinato ad approdare ad un nulla di fatto, ma la dichiarazione di principio del governo Biden sull’opportunità di rendere di uso pubblico, almeno temporaneamente, i brevetti dei vaccini Covid è un segno importante e che va sottolineato.

Giorni fa mi auguravo che la stessa decisione fosse sostenuta dai governi europei dando un esempio concreto per il mondo e invece, soprattutto dopo il summit portoghese di Oporto, bisogna prendere atto che gli unici a dichiararsi aperti alle posizione di Biden sono stati i “cattivi” Putin e Xi, pur essendo leader di due paesi – Russia e Cina – che hanno trasformato i loro vaccini “nazionali” anche in armi diplomatiche.

L’Europa anche su questo argomento si è presentata come di consueto in ordine sparso, con tanti condizionamenti ed incertezze, senza una linea comune e alla fine sanzionando un sostanziale nulla di fatto.

La questione vaccini ha comunque messo in luce, ancora una volta, le profonde contraddizioni di un sistema capitalistico che – come giustamente ha richiamato Papa Francesco – quando viene spinto all’estremo perde ogni connotazione sociale in nome del profitto e della discriminazione. Ci sono sicuramente risposte graduali al problema, ma di fondo trovo assurdo ed immorale che le industrie farmaceutiche – che tra l’altro hanno ricevuto miliardi di dollari di aiuti pubblici per le loro ricerche – possano poi produrre e monopolizzare i vaccini vendendoli a super prezzi e centellinando le consegne, mentre intanto muoiono milioni di vite umane.

Una Pfizer che ha ricevuto dal governo USA solo l’anno scorso alcuni miliardi di dollari per insistere sulla sperimentazione di nuovi vaccini (tanto che Trump ha sperato fino all’ultimo che fossero pronti per dare una svolta alla sua campagna elettorale) e che ora annuncia ricavi per 75 miliardi di dollari mentre la gente muore di Covid mi sembra decisamente assurdo e intrinsecamente sbagliato.

Nessuno non vuole riconoscere un giusto profitto, tutti comprendiamo che questo è spesso l’obiettivo della ricerca scientifica, ma – raggiunto il traguardo – poi deve scattare anche e comunque una molla di solidarietà per cui una scoperta deve essere messa a disposizione dell’umanità, anche di chi non può permettersi di pagarla.

Ci sono state ingenti spese per studiare e testare i nuovi vaccini, ma a regime ora costano circa 60 centesimi di dollaro l’uno: è corretto venderli a 12,5 dollari con un margine quindi di venti volte il prezzo di produzione?

Credo che un calmiere sarebbe necessario, come doveroso il riconoscimento pubblico mondiale a chi raggiunge una tappa fondamentale per l’umanità, ma non si può centellinare un vaccino solo in nome dell’iper-profitto.

Ci sono molti modi per rendere disponibile questa scoperta a tutti, certo ci possono essere dei rischi nel fabbricare il vaccino su licenzia o in molti stati “poveri” se i protocolli sanitari non vengono osservati con assoluta serietà, ma da qui a volutamente ridurre il flusso di dosi c’è veramente un abisso.

Non vorrei che questa polemica offuscasse poi un altro grande “buco nero” relativo ai vaccini, ovvero gli strani contratti sottoscritti dall’Unione Europea per dotarsi di vaccini sul mercato mondiale con un occhio di riguardo per tutelare le proprie produzioni che però sembrano qualitativamente inferiori ad altre.

A mesi dall’inizio della campagna vaccinale ancora non si conoscono i contenuti di questi contratti, i prezzi, le clausole di rispetto delle consegne, le penali da versare da parte delle aziende in caso di inadempienze contrattuali.

Ma com’è mai possibile che a livello continentale che non si faccia totale chiarezza alimentando ogni diceria ed ogni speculazione?

È incredibile questo silenzio su aspetti di così grande importanza in un sostanziale annacquamento delle responsabilità che non sarebbero mai state ammesse a livello di singolo stato nazionale.

Un’ altra grande occasione storica per costruire l’Europa non solo è stata sciupata, ma ha creato altra distanza rispetto all’opinione pubblica.

Davanti alle vere emergenze umanitarie è inammissibile che non crescano protocolli adeguati, regole che valgano sempre e per tutti con a fondamento un po’ di rispetto per la vita umana.

Mentre il mondo non ha la forza di concordare una linea comune, visti i report finanziar che vengono pubblicati solo con i profitti ufficiali dichiarati nel 2020 grazie ai vaccini dalle principali case farmaceutiche si sarebbero potuti già vaccinare 1,3 miliardi di persone che invece rischiano il contagio. Lo trovo desolante…

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login