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Cultura

GUARDARE LONTANO

FRANCESCO BORRI - 21/05/2021

copertinaVarese 2051” – Come sarà Varese fra 30 anni. Le riflessioni di alcuni protagonisti sulle previsioni sociali, economiche, politiche, ambientali. (Editore Franco Angeli, Milano). È questo il titolo del libro, allestito a quattro mani, da Cesare Chiericati e Antonio Martina. I due autori, collaboratori di RMFonline, lo presenteranno sabato 29 maggio – ore 11 – alla Libreria Ubik di piazza del Garibaldino nel cuore del centro storico di Varese. Condurrà il giornalista Antonio Franzi.

Lo sguardo di Chiericati e Martina è rivolto al futuro, ai cambiamenti e alle soluzioni possibili in vari settori della nostra società. L’importante – affermano – è impossessarsi dell’indispensabilità del cambiamento, per poi cercare di attuarlo. Nel montaggio del libro, come in un film, non sono stati ignorati alcuni piccoli risvolti del passato quando i ragazzi – quaranta, cinquant’anni fa – non pensavano alla programmazione e tanto meno alla pianificazione. Oggi viviamo nella quarta rivoluzione industriale, con l’intelligenza artificiale che si espande a vista d’occhio. È diventato decisivo avere una visione prospettica per lavorare concretamente per il futuro. Questo va chiaramente detto – affermano gli autori – a chi si assume le responsabilità della crescita delle persone e della loro formazione. Pertanto, come dice Padre Sebastiano che a Pavullo, nel modenese, ha creato un rifugio per anziani, con i soldi vinti a un telequiz e con l’aiuto degli abitanti: “vogliamo pensare a dopo di noi”. Questo libro è appunto rivolto in particolare all’attenzione dei giovani perché possano porsi il problema e affrontarlo con efficacia.

Per “agire” gli sviluppi attesi nei prossimi 30 anni si dovrà considerare la stretta interconnessione che saremo costretti a realizzare con il resto della popolazione del globo. Quanto accadrà in Cina o in America o in qualsiasi altro luogo non potrà che coinvolgere tutti. Creare uno spirito di stretta collaborazione tra le persone del pianeta rimane l’obiettivo più importante del nostro futuro. Programmare solo per le successive cinque annualità è diventato invece un gioco da infelici. Questo attaccamento al breve periodo ha già causato notevoli danni. Alla classe dirigente e, soprattutto ai giovani, Cesare Chiericati e Antonio Martina chiedono di riflettere molto seriamente sul futuro e sugli impegni di pianificazione a lungo termine. Tra l’altro il loro è uno dei primi lavori a porre al centro della riflessione lo sviluppo di problematiche trentennali. Passare dal luogo comune del “fare” ad un comportamento più impegnativo, quello “dell’agire”, presuppone un maggiore e più ampio pensiero nella progettazione e una più larga condivisione nella realizzazione. Questo libro intende fornire alcuni spunti di riflessione per gli aspetti sociali, economici, formativi, sanitari del nostro Paese e di Varese in particolare. Pianificare il futuro significa anche provare a costruire in un clima di correttezza e razionalità peraltro tipico di una comunità in cui gli abitanti, nativi e non, si sono sempre distinti per educazione, empatia, solidarietà e accoglienza.

Nel libro sono accolte alcune testimonianze di brillanti giovani e di persone più attempate che hanno fornito un loro contributo di esperienza. Come Stefano Cadoni, ex allievo del Liceo Cairoli di Varese e ora Bocconiano, al secondo anno di economia che parla del futuro dei giovani; Nadia Rosso, laureata in Ingegneria Biomedica e specializzanda in Ingegneria Clinica al Politecnico di Milano che parla delle più recenti tecnologie in evoluzione: dall’utilizzo sempre maggiore dei robot, alla stampa personalizzata in 3D di organi da sostituire per migliorare la vita dei pazienti; Renata Ballerio, ex Preside dell’Istituto Daverio Casula che propone alcuni passaggi sulla scuola; Robi Ronza, già autore 35 anni orsono di un lungimirante saggio, “La Via della seta” che ha riattualizzato in coincidenza con la ripresa dei lavori di collegamento con quel forte e complesso paese. Ovviamente gli autori forniscono una loro visione del “territorio amico”, il Varesotto, unico e strategico nel più vasto e articolato panorama insubrico. Completano il libro altre riflessioni sul tema della leadership politica, su come affrontare le emergenze, sul significato della resilienza, sulle strategie per il futuro.

 

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