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L'antennato

SI VEDRA’

STER - 09/07/2021

magoSettembre è il mese del ritorno a scuola e alla televisione: ogni volta si comincia armati delle migliori intenzioni, che poi scemano nel volgere di poche settimane e ci si ritrova a smaniare per l’arrivo del Natale, con le vacanze e le trite repliche vestite da irrinunciabile tradizione.

Ebbene, quali novità porterà la nuova stagione televisiva ’21/’22, quando alla radio si saranno spente le ultime note dei tormentoni reggaeton e la gente tornerà a fare la fila dai gommisti per montare i pneumatici invernali?

Molto poche, e ben distanziate: d’altra parte, fintanto che la gente dimostrerà di gradire (e assai!) uno stesso reality trasmesso due volte alla settimana e trascinato per oltre sei mesi, non c’è obiettivamente grande speranza che reti e produttori si sforzino di fare molto di più.

Detto questo, passiamo brevemente in rassegna qualche “primizia” televisiva che farà capolino sui canali generalisti minori nei prossimi mesi e che è stata annunciata in questo primo scorcio d’estate, durante la presentazione dei palinsesti.

Partiamo con un reality in rampa di lancio su Raidue, ispirato all’iconico mondo di Harry Potter: si chiamerà “Voglio essere un mago” e il suo miglior pregio sembra che possa essere la location, collocata in un ‘castello di Hogwarts’ realmente esistente e davvero bello: si tratta del maniero medievale di Presule, in provincia di Bolzano. Nei suoi saloni, nei dormitori e nei corridoi – dove sono stabilmente esposte una collezione di armi antiche e una suggestiva quadreria – si muoveranno gli aspiranti maghetti, divisi in casate come nell’immaginifico mondo descritto dalla Rowling. Si insegneranno materie come ‘cartomagia’, ‘mentalismo’ e ‘grandi illusioni’, mentre i docenti saranno vecchie lenze del settore quali il mago Silvan e Raul Cremona. Speriamo solo che Albus Silente sia impegnato a cambiare la sabbia alla sua fenice e non guardi la tv, c’è il rischio che scagli contro Raidue un incantesimo dei più duri…

Quello di trovare agli adolescenti di oggi un mestiere serio – che non sia diventare milionari in due mesi facendo balletti su Tiktok – sembra essere un vero mantra per i direttori di rete; ecco allora dopo la scuola di magia e i vari “Il Collegio”, “La Caserma” e “Ti mando in convento” emergere – sul canale Nove – un’ulteriore nuova vena di questo prolifico filone. Parlo di “Wild teens – Contadini in erba”, un esperimento sociale che si propone di tramutare quattordici ragazzini di città – di quelli muniti di sneakers esclusive, ciuffi acrobatici e piercing robotici – da campioni dell’apericena in nerboruti fattori. Insomma, un’originale variazione sull’immortale tema delle “braccia rubate all’agricoltura” con il rischio, sempre dietro l’angolo in questi casi, di etichettare le nuove generazioni secondo i pregiudizi dei loro genitori, nell’eterna lotta tra ‘ggiovani’ e ‘matusa’ o – per dirla con linguaggio contemporaneo – della ‘generazione Z’ vs ‘boomers’. Negli anni ’60 erano i capelli lunghi, oggi è lo smalto sulle unghie, ma sempre di voglia di distinguersi dal passato si tratta.

Teenager come nuove cavie da esperimento? Forse più che topolini sono galline dalle uova d’oro perché la cosa dilaga ovunque: su Discovery+ (e qui abbandoniamo per un attimo le reti generaliste) fervono i preparativi per “Un amore da favola”; l’idea è che un manipolo di giovanissimi debba mettere da parte ancora una volta il proprio immancabile armamentario di sneakers, ciuffi e piercing per tuffarsi in corsetti, marsine e parrucche ottocentesche, e vivere in quei vetusti panni un amore alla maniera di Napoleone III.

In definitiva, si conquista di più a smanettare con uno smartphone o con un clavicembalo? Non vi anticipo niente, dovrete seguire fino all’ultima puntata…

Di stereotipo in stereotipo, passiamo allora a Italia1, dove sarà Nicola Savino a condurre l’ennesima rivincita dei bambini intelligenti sui VIP ottusi, nel format “Ritorno a scuola”: lo scopo qui è far rivivere il ‘difficilissimo’ (?) esame di quinta elementare a gente di mezza età che ha avuto successo nello showbiz e – diremmo anche giustamente – dopo quarant’anni non si ricorda più se in Abruzzo sia più diffusa la coltura della barbabietola da zucchero o la pastorizia oppure se la Liguria sia bagnata a sud dal Po o dall’oceano Pacifico.

Sul Nove si segnalano anche movimenti nel preserale, dove Paolo Conticini – che da decenni di mestiere fa il ‘miglior amico di Christian De Sica’ – condurrà una delle tante versioni televisive di un filone molto popolare negli Stati Uniti: quello della roba vecchia che può diventare ricchezza per i suoi ignari possessori. Nello specifico, il format prescelto (questo però di concezione tedesca, e affermatosi poi in Francia col titolo “Affaire conclue”) si chiama “Cash or trash – Chi offre di più?”, andrà in onda da ottobre e vede il coinvolgimento di cinque mercanti d’arte che si contenderanno in un’asta le supposte rarità recuperate in cantina da gente comune. L’oggetto miracolosamente rinvenuto naturalmente viene prima fatto valutare da un esperto che gli assegna un valore economico preciso, il resto lo farà la brama dei commercianti di modernariato. Insomma, fatevi sotto: la pendola della zia o la borraccia del bisnonno penna nera possono essere l’occasione per cambiare vita: già, perchè ormai per imboccare la via della ricchezza non è più necessario non dico studiare, ma neppure scomodarsi per andare dal tabaccaio a comprare un gratta e vinci.

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