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Ambiente

VITA NUOVA

ARTURO BORTOLUZZI - 16/07/2021

degrado-campannoniIl Comune di Varese ha la possibilità di fare in modo che gli edifici che attualmente sono degradati, abbandonati entro i suoi confini amministrativi, vengano recuperati o demoliti dai proprietari, con potere del comune di poter agire in via sostitutiva in presenza dell’inerzia degli stessi.

La Regione Lombardia, infatti, dopo la questione di legittimità costituzionale sollevata, in via incidentale, dalle ordinanze del Tar dello scorso febbraio, modifica la legge che ha introdotto un consistente premio volumetrico (del 20% ed incrementabile fino al 25%) come incentivo al recupero di immobili dismessi da più di cinque anni e critici per questioni di salute, sicurezza, inquinamento, degrado ambientale e urbanistico-edilizio.

È stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Lombardia del 25 giugno (è entrata in vigore il giorno successivo) la legge regionale (n.11 del 2021) che riscrive l’articolo 40-bis delle norme sul governo del territorio (lr12 del 2005 modificata dalla lr 18 del 2019), con l’obiettivo di superare le censure sollevate dalle ordinanze del Tar (371, 372 e 373 del 2021).

Secondo i giudici, infatti, come riportato dal Sole 24 ore, la legge regionale sugli immobili fatiscenti risultava comprimere in «maniera eccessiva la potestà pianificatoria comunale» e, oltre ad essere «ingiustificatamente rigida e uniforme», avrebbe potuto avere un impatto incisivo sulla pianificazione locale, tale da poter «stravolgere l’assetto del territorio o di sue parti» (si veda l’articolo pubblicato lo scorso 12 febbraio). La pronuncia della Consulta è prevista per il 5 ottobre, ma intanto la legge appena pubblicata lascia ai comuni un certo margine d’azione prima non contemplato. Allo stesso tempo, restano intatte le fondamenta del meccanismo premiale: a partire da una lista di immobili dismessi e degradati, stilata dal comune e integrabile su iniziativa dei privati, si individuano i fabbricati su cui dover intervenire tempestivamente attraverso operazioni di recupero, incentivate da premi volumetrici. Se il privato non avvia la riqualificazione nei tempi stabiliti, si procede alla demolizione (vi provvede il proprietario o il comune in via sostitutiva, con obbligo di rimborso delle relative spese a carico della proprietà).

Il Consiglio Comunale di Varese ha il compito di dover svolgere una lunga serie di azioni che hanno un termine, non perentorio ma ordinatorio. In particolare il Consiglio Comunale è chiamato, con la revisione dell’articolo 40-bis a definire il premio volumetrico che non è più fisso e stabilito a priori dalla legge: il Consiglio comunale può deciderne l’entità all’interno dell’intervallo compreso tra il 10 ed il 25 per cento. Solo in mancanza della decisione comunale, si applica un incremento fisso dei diritti edificatori, pari al 20 per cento. Inoltre, ora i comuni rientrano in parte in possesso del proprio ruolo decisionale sul fronte della dotazione degli “standard”. Sempre il Consiglio Comunale è chiamato ad individuare entro il 31 dicembre 2021 gli immobili che risultano dismessi da oltre un anno (prima la legge faceva riferimento ad edifici abbandonati da più di cinque anni) da sottoporre alla legge. Dopo la data del 31 dicembre 2021, la lista può essere integrata per iniziativa dei proprietari privati che intendono, per i propri immobili abbandonati, avvalersi degli incentivi per il recupero.

Il Consiglio Comunale deve anche decidere entro 31 dicembre 2021, quali siano le aree paesaggistiche che occorre tutelare ed entro le quali il meccanismo premiante di cui ho scritto, e stabilito dalla legge regionale, non viene più applicato.

Gli interventi sul patrimonio edilizio soggetto a tutela culturale e paesaggistica sono attivati previo coinvolgimento del ministero per la Cultura e nel rispetto del piano paesaggistico regionale.

Spero che con questa legge si possa risolvere il problema degli immobili presenti in città che ancora non si sono dotati degli incentivi economici statali per il loro uso. Confido anche che si possa disporre di un grimaldello in più per contrastare l’occupazione abusiva di immobili ora completamente lasciati senza cura da parte della proprietà.

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