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Apologie Paradossali

HELLUVIONI

COSTANTE PORTATADINO - 24/09/2021

Allagamenti a Malpensa

Allagamenti a Malpensa

(S) Ennesimo disastro, alluvioni in mezza Italia. Acceleriamo questa benedetta transizione ecologica!

(O) Per una volta tanto siamo s’accordo, io e Bastiano, che c’è da discutere?

(C) Non mi è sfuggita un’intervista al professor Franco Prodi sul Foglio dell’11i agosto scorso …

(O) Sentiamo, poi ci paragoneremo con Biden.

(C) L’intervistatore domanda: “L’ultimo report dell’Onu, quello redatto dagli scienziati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, apparentemente non lascia spazio a troppe interpretazioni: il tempo sta finendo, è l’ultima chiamata per combattere il riscaldamento climatico e la principale causa è, “inequivocabilmente”, il comportamento dell’uomo. Ma è davvero così?”

Prodi risponde: “…la scienza, oggi, non è in grado di dare indicazioni certe, perché la climatologia è una disciplina acerba. Le basi della fisica su cui poggia non sono ancora tali da permettere conclusioni drammatiche come quelle indicate dall’Ipcc”.

 “Eppure è un fatto che la temperatura si stia alzando”.

“Il fenomeno esiste, ma nel corso della storia, repentini cambiamenti del clima si sono sempre verificati. Per questo rifiuto l’allarmismo. E poi il punto è un altro”. Quale? “Esistono sicuramente fattori di tipo antropico, ma non si possono quantificare come fa l’Onu, secondo cui tutti i mali sono causati dall’uomo …Gli ultimi due o tre secoli però sono un battito di ciglia rispetto alla storia dell’umanità”.

(S) Io so per esperienza che rovesci tali da allagarmi la casa ormai capitano troppo spesso. E non può che essere colpa del clima.

(C) Prodi non dubita del cambiamento climatico, ci mette in guardia dall’attribuire tutte le colpe all’attività umana e in particolare alla sola emissione di CO2. Ad esempio, caro Sebastiano, ti posso dire che gli allagamenti che subisci dipendono molto di più dalle modifiche del terreno a monte del tuo, che dal cambiamento climatico. Spariti i terrazzamenti delle antiche vigne, l’acqua che scorre nel prato del vicino si raccoglie in un ruscello che tracima a monte di casa tua. Ma questo vale anche su grandissima scala. Prodi fa poi un’altra osservazione:

 “L’Ue produce solo il 9 per cento delle emissioni e questa strada ha dei grossi rischi economici, mentre altri paesi, come Cina o India, non intendono rinunciare a queste forme di energia e non si pongono nemmeno il problema”.

‘Dare il buon esempio’ avrà un costo forse insostenibile, soprattutto a causa del tempo molto stretto che ci si darebbe per ottenere il risultato, diciamo probabile, di ridurre l’emissione di CO2, mentre rimarrebbe incerto quello di incidere sul clima. Altri scienziati, per esempio il prof. Trabucchi del Politecnico propongono di usare parte dei fondi per mitigare il danno provocato dai fenomeni meteorologici avversi.

(S) Sarebbe come dire che invece di pagare un sovrapprezzo sulle bollette del gas e della luce, potrei e dovrei farmi un canaletto per imbrigliare la pioggia torrenziale e scaricarla nel vicino torrente”?

(O) Prodi ritiene indispensabile un governo mondiale per la soluzione di problemi come questo. Non vedo l’ora che avvenga. Già sappiamo che Biden ha promesso il raddoppio del contributo Usa, attualmente di 5,7 miliardi di dollari, alla lotta al cambiamento climatico. Non ha però specificato come intende spenderli. Però non possiamo negare che ci sia contraddizione tra queste promesse e il trattamento inflitto ai migranti confinati lungo il Rio Grande, in fuga, si dice, dal cambiamento climatico.

(C) Forse ci sarebbe un altro risultato positivo della scelta della mitigazione, ovvero dell’esempio del canaletto di Sebastiano: capire che molto dipende dalla nostra attenzione alla realtà in cui viviamo, senza aspettare di trovare in qualcun altro il colpevole e la soluzione nella buona volontà di tutto il mondo. Sul territorio abbiamo già almeno due esempi significativi: la vasche di laminazione dell’Olona e del Vellone evitano le disastrose esondazioni degli anni passati. Così come il MOSE salverà Venezia. Anzi questo esempio è paradossale ma chiarissimo: pur dovendo lamentare errori tecnici e gestionali e l’indebito sovrapprezzo della corruzione, il costo dell’impresa sarebbe stato un poco significativo contributo se lo avessimo destinato unicamente alla transizione energetica e Venezia oggi non avrebbe nessuna difesa. Ma è difficile spiegarsi bene, perciò vorrei lasciare la conclusione a Prodi: “La catastrofe mediatica è già avvenuta e chi si espone viene subito marginalizzato. Ed è una dinamica che vale anche nella comunità scientifica. Occorre scalfire il pensiero unico. È tragico e ridicolo che la scienza si faccia dettare legge da questi movimenti”.

(S) Sebastiano Conformi (O) Onirio Desti (C) Costante

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