Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Zic & Zac

SOLE, MARE, PANDEMIA

MARCO ZACCHERA - 23/12/2021

Ron De Santis, governatore della Florida

Ron De Santis, governatore della Florida

Ci sono diversi modi di affrontare l’emergenza Covid e negli USA – soprattutto in Florida – ho trovato una situazione ben diversa che in Italia.

Dopo due anni di assenza forzata sono infatti ritornato nel sud degli USA, notando molti cambiamenti, ma anche come questo Paese si sia già scrollato di dosso le angosce del Covid mentre noi europei siamo ormai allo psicodramma.

Ron De Santis, il giovanissimo governatore repubblicano (aveva solo 41 anni al momento della sua elezione, nel 2019) ha infatti deciso di affrontare la pandemia con una strategia di basso profilo soprattutto per accogliere a braccia aperte i milioni di turisti che arrivano in queste settimane a scaldarsi sulle assolate spiagge del Golfo del Messico, lasciando il Canada e gli Stati del Nord americano seppelliti dalla neve.

D’altronde i numeri per il Governatore parlano chiaro. Su 21 milioni di abitanti censiti (ma in realtà siamo sui 24 milioni, comprendendo turisti ed immigrati più o meno al limite della regolarità) i contagi sono molto meno dei valori italiani con circa 2500 casi al giorno, le vaccinazioni (libere e gratuite, anche per i turisti, basta presentarsi da un medico oppure – senza preavviso – in una qualunque farmacia) hanno coperto il 65% della popolazione con una media di decessi che dopo un picco a settembre è ora intorno a 40 al giorno. Per uno Stato dove gli anziani sono molto numerosi non è un bilancio troppo negativo.

Di Covid soprattutto se ne parla poco sui giornali e nei media e l’impressione visiva è che il problema sia marginale: nessuna mascherina, libero ingresso ai supermercati, agli spettacoli e negli uffici pubblici (dove ben pochi impiegati sono comunque “mascherati”) e tutti tendono a minimizzare il problema sottolineando che le statistiche federali confermano come le medie dello “Sunshine State” siano migliori di quelle nazionali e che quindi l’epidemia conti poco in un’area dove l’inverno è il “top” della stagione turistica.

Insomma non vale la pena di preoccuparsi né di prendersela troppo. Minimizzare è anche una scelta politica negli Stati a maggioranza repubblicana rispetto a quelli guidati dai democratici, Stati in rotta di collisione con Joe Biden e relative autorità federali che chiedono più precauzioni. Ron De Santis non fa una piega e la sua ricetta è semplice: «Il vaccino qui da noi è gratis, libero, immediato: vaccinatevi e non pensateci più». Ovviamente schierati con lui operatori turistici e imprenditori che hanno visto un boom delle presenze, anche perché il lavoro a distanza ha incentivato il trasferimento al sole piuttosto che tra le nevi del nord. Anche per questo si assiste in Florida ad un vero e proprio boom immobiliare con quotazioni salite anche del 30% dopo l’inizio della pandemia. Il business si vede: non c’è una vetrina in cui non si cerchino nuovi dipendenti, mente i prezzi di tutti i generi tendono nettamente ad aumentare, come peraltro in tutti gli States.

Una crescita ufficiale​ che a novembre ha superato negli USA il 6,8% su base annua, ma tutti sono convinti che concretamente si sia sopra il 10% mentre il prezzo della benzina ha raggiunto il “folle” costo di 90 centesimi di euro al litro, che negli USA sembra scandaloso.

All’appello mancano i turisti europei, certo, ma sono poca cosa quando un intero continente sembra volersi rifugiare sulle spiagge appena finita la stagione degli uragani (che quest’anno praticamente non si sono visti, mentre la scorsa settimana hanno colpito il Kentucky) e che non vuole avere problemi logistici e sanitari.

Se il Covid è quindi un problema meglio esorcizzarlo non parlandone e soprattutto senza dare un’eccessiva importanza al fenomeno. Il tema diventa anche motivo di contesa elettorale, con De Santis che ha giocato molto sul contrasto “soft” alla pandemia e che studia da Presidente quando, prima o poi, verrà definitivamente archiviato Trump in campo repubblicano. De Santis ha il tempo dalla sua e se Trump dovesse ritirarsi in vista del 2024 (ma per ora sembra non averne la minima voglia) ecco che un successo in chiave Covid potrebbe spianargli la strada verso la presidenza.

 

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login