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In Confidenza

DIO IL CONSOLATORE

Don ERMINIO VILLA - 21/01/2022

consolazioneLa ‘buona notizia’ contenuta in questo versetto suona così: Dio è il tuo consolatore (‘colui che è chiamato vicino’, ‘l’avvocato difensore’ che ti assiste). Del resto l”ad-vocatus‘ è colui che è stato chiamato per stare dalla tua parte a difendere la tua causa.

Oggi chi predica il Vangelo (la Parola) ci fa sentire vicino Gesù. Per consolare chi è afflitto basta stare insieme, in questo modo si sconfigge la solitudine (cum-solus). Nei momenti di tristezza, infatti, non ci servono le cose, ma le persone!

Gesù realizza il progetto divino di consolare il popolo, perché è in grado di cambiare realmente la situazione. Noi dobbiamo aspettare perché Dio non esaudisce i nostri desideri, ma realizza sempre le sue promesse!

Gesù, che privilegiava gli incontri personali, con la sua presenza ha colmato la solitudine di molte persone. Se succede questo, potete lasciarvi raggiungere da ogni afflizione (ad esempio, il dolore per la perdita di una persona cara corrisponde al grado di affetto che lega alla persona scomparsa).

La stessa cosa succede per il peccato commesso (“dolore dei miei peccati, perché ho offeso te…”). Ma è poi così vero che siamo afflitti… per non aver pregato sempre bene o perché abbiamo trattato male qualcuno? Quante volte abbiamo ripetuto: mi dispiace di averti offeso…!?

Ecco perché Gesù dice: beati coloro che si affliggono, che è come dire: ‘create buone relazioni… siate amici… costruite legami sani e forti…’. Non c’è niente come l’amore che faccia soffrire. Ne sanno qualcosa tutti i genitori che spesso sono afflitti, perché amano tanto!

Allora possiamo affrontare il rischio di soffrire; non ci stanchiamo delle delusioni che ci capitano e continuiamo a stare legati gli uni agli altri. Beati noi, perché avendo la consolazione sicura di Dio, possiamo affrontare tutte le altre delusioni.

Piangete con chi piange e siate lieti con chi è nella gioia”. È un invito a vivere bene legami di solidarietà, anche a prezzo di qualche disagio e sofferenza.

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