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Spettacoli

RANIERI “VARESINO” VINCENTE

FRANCESCO BORRI - 04/02/2022

sanremo“Lettera di là dal mare”, la canzone che Massimo Ranieri ha cantato con successo al Festival di Sanremo, è stata scritta e musicata dal varesino Fabio Ilacqua che nel 2017 vinse proprio ll Festival dando le parole alla musica di Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani.

“Lettera al di là dal mare” si è classificata all’ottavo posto, ma è stata messa al primo dalla critica, vincendo il premio “Mia Martini. Ilacqua ha scritto per numerosi altri cantanti famosi, per esempio Loredana Berté, Marco Mengoni, Ornella Vanoni. 46 anni, a lungo residente a Fogliaro poi trasferitosi a Casbeno, figlio di un siciliano e di una calabrese, Ilacqua ha studiato alle medie Vidoletti, poi al liceo artistico al ‘Frattini’, frequentando infine Accademia di Belle Arti a Brera. Appassionatosi al mondo della canzone, nel 2007 ha vinto il premio Musicultura con ‘La città giardino’.

Ha scritto su RMFonline Carlo Zanzi, intervistandolo qualche anno fa: “Fabio non cerca il successo ad ogni costo, continua con la lettura, la scrittura, la musica, la pittura, i campi e il cammino, il movimento: “Il movimento muove le idee”, questa è un’altra sua convinzione profonda. Poi la svolta, cioè l’incontro con Francesco Gabbani, con il maestro Chiaravalli, la partecipazione a San Remo 2016, Nuove proposte, con la canzone Amen: Fabio scrive le parole. Guarda il destino che scherzi fa: Amen in un primo momento era stata scartata, poi riammessa. Fosse rimasta nell’ombra, forse Fabio sarebbe ancora in ombra, o forse no. Chissà. Comunque Amen risorge, Gabbani vince, Fabio ottiene un contratto con la BMG Italia. Ma ci vuole una conferma, un altro calcio nel sedere per lanciare Fabio nel giro che conta, e la pedata arriva un anno dopo, potente: Francesco Gabbani vince San Remo con Occidentali’s Karma, parole di Ilacqua insieme a Gabbani. E siamo al 2017, anno di grazia, che incuriosisce anche Adriano Celentano e Mina. Fabio ha pronta una canzone per il vate della musica leggera, in duetto con Mina, nuovo cd in preparazione, la invia, il ‘molleggiato’ (che balla un po’ meno, per via degli anni, ma è sempre una potenza) ascolta, approva ed ecco ‘A un passo da te’, parole e musica del ragazzo di Fogliaro. Che non cambia le sue abitudini ma certo un po’ si incoraggia, comincia timidamente a credere nella possibilità di vivere di musica. Scrive per Francesco Gabbani, oltre al ‘colto tormentone’ sanremese, alcune canzoni del cd ‘Fra le granite e le granate’. Poi si fa avanti Marco Mengoni, è incuriosito da questo autore emergente, vuole dare una svolta alla sua carriera e ha bisogno di testi nuovi, non solo canzoni d’amore di immediato ascolto e comprensione. Ma lasciamo che sia Ilacqua a raccontarci come sono andate le cose:

‘Con Marco sono stato sincero, rivelandogli la mia perplessità per un mondo musicale, il suo fino quel momento, lontano dal mio gusto. Ma Marco inseguiva un cambiamento. Mi ha fatto sentire che genere di musica aveva in mente, rimasi stupito: musica etnica, sudamericana, africana…Ne è scaturito un naturale vincolo di amicizia e stima reciproche che ha dato vita ad Atlantico, album uscito alla fine di questo 2018. Sei brani sono miei, parole mie e musica insieme a Mengoni: Buona vita, La ragione del mondo, Amalia, I giorni di domani, La casa azul, con un cameo di Adriano Celentano, Dialogo fra due pazzi, in quest’ultimo brano canto anch’io’.

Ma il 2018 ha un altro nome importante: Loredana Bertè.‘Il nostro primo incontro non è stato incoraggiante, la Bertè è una donna fragile e solida allo stesso tempo, caratterialmente non facile, una vera rock. Con lei ho collaborato al nuovo lavoro Liberté, firmando, parole e musica, quattro brani: Babilonia, Liberté, Anima Carbone e Tutti in paradiso’.

La vita di Ilacqua non è cambiata di molto, piedi ben saldi a terra e testa in cielo. Certe sicurezze fanno comodo ma Fabio non ne approfitta: “Vivo molto il senso di responsabilità per ciò che sto facendo. Chi può permettersi come me di alzarsi la mattina e non pensare ad altro che leggere? Ad esempio in questo periodo non faccio altro, dalla mattina alla sera: leggo. Fermo con i lavori nei campi, entro nel mio studio e lì sto bene davvero. Ci sono stati anni nei quali ho solo dipinto. La scrittura è un’amante pretenziosa: ciò che fai deve essere meditato, ciò che scrivi deve essere pensato bene, soprattutto se chi ti ascolta è giovane. Credo che la canzone sia uno dei pochi atti rivoluzionari ancora possibili, che non dovrebbe avere niente a che fare con il mercato, l’omologazione, né tantomeno con la ricerca di consenso. Tu hai la fortuna di poter dedicare il tuo tempo a pensare? Bene, ma allora devi farlo veramente, la superficialità è mancanza di rispetto verso chi ti ascolta: senza pensare di essere cattedratici, ma seri sì”.

Ma Ilacqua come sta vivendo questo cambio di passo? Questo successo, perché così va chiamato?

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