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Ambiente

L’OBBLIGO INDIFFERENZIATO

GIANFRANCO FABI - 20/05/2022

raccoltaIl caso è piccolo, ma significativo. In questi giorni viene distribuito a tutte le famiglie varesine il “manuale per la raccolta differenziata”, un libriccino ben impaginato ed elegante in cui si spiegano le novità programmate dal nuovo gestore della raccolta dei rifiuti con – promette il sindaco Davide Galimberti – “una maggiore attenzione alle esigenze dei cittadini”.

Bene. Tra le tante novità positive c’è una più problematica. Nelle case come meno di cinque appartamenti i tradizionali bidoni condivisi per il vetro e la carta saranno sostituiti da “mastelli” individuali che dovranno essere collocati e ritirati da ciascuna famiglia.

Tutto bene? Non tanto. In primo luogo, si tratta di un’imposizione e non di una scelta. Perché una casa di quattro appartamenti che vuole una gestione comune per carta e vetro dovrebbe essere “costretta” a passare alla gestione individuale? E perché si deve essere obbligati a tenere in casa questi nuovi ingombranti mastelli?

Forse nella scelta di dare un mastello ad un anziano che deve fare tre piani di scale a piedi (sì, c’è chi abita al terzo piano di una casa con quattro appartamenti e senza ascensore) c’è alla base l’idea che un po’ di movimento faccia bene alla salute.

E poi per l’azienda di gestione non è ben più scomodo, e costoso almeno in termini di tempo, dovere vuotare ogni volta otto mastelli (quattro per la carta e quattro per il vetro) invece di due bidoni solo un po’ più grandi?

Certo, il libretto è anche ricco di consigli utili. Come quello di non gettare, ma se possibile di riciclare, riparare, recuperare. “Ogni azione antispreco fa bene all’ambiente”. Magari sarebbe stato utile indicare dove portare, come suggerito, libri, abiti, giocattoli, pentole, mobili dato che ci sono “tante associazioni che raccolgono materiali per chi è in un momento di difficoltà”.

E allora bisogna comunque ringraziare il Comune e la nuova società dei servizi per l’ambiente. Ma un po’ più di “attenzione alle esigenze dei cittadini” e ad una democratica libertà di scelta forse non sarebbe guastata.

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