Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

L'intervista

ARESE A VARESE

CARLO ZANZI - 20/05/2022

areseTanto sole brillava lo scorso martedì 10 maggio al campo di atletica “Gianni Bellorini” di Calcinate degli Orrigoni a Varese. Sole abbondante e tanti ragazzi delle scuole superiori, impegnati nella fase provinciale dei Giochi Sportivi Studenteschi di atletica leggera.

Ma restava all’ombra, nella piccola palestra dell’impianto varesino, un talento del mezzofondo italiano: Pietro Arese. Lo attendiamo all’aria aperta, per un’intervista, anche se sino ad ora forse le migliori cose le ha raggiunte correndo al coperto, visto che è a soli due centesimi dal record italiano dei 1500 indoor. Ma conosciamo meglio Pietro, torinese classe 1999, quasi un metro e novanta per 69 kg di peso (leggero come una piuma), a Varese per un interessante progetto che unisce sport e studio, università e pista di atletica.

«Sì, sono a Varese grazie al college del Mezzofondo – racconta Arese, che porta con sé un cognome impegnativo, un predecessore, Francesco Arese, che fece grandi cose proprio sui 1500 – Si tratta di un progetto finanziato dalla Federazione di Atletica Leggera e dall’Università dell’Insubria, proposto dal mio attuale allenatore Silvano Danzi».

Come sei arrivato all’atletica leggera?

«Sono uno sportivo che ha praticato vari sport, fra i quali tre anni di tennis, due di pallavolo e ora l’atletica, lo sport che sto portando avanti con maggior continuità. Faccio parte delle Fiamme Gialle, ho vinto 10 titoli italiani giovanili, 2 titoli italiani assoluti, 2 presenze con la maglia azzurra, l’ultima ai Campionati mondiali indoor di Belgrado, lo scorso mese di marzo, dove sono arrivato ottavo in finale, un’esperienza fantastica».

Ottavo sì, ma a soli due centesimi dal record italiano indoor, ottenuto pochi giorni prima da Ossama Meslek: 3’37”29 Ossama, 3’37”31 Pietro, che ci illustra altri suoi tempi di tutto rispetto: «Ho un personale di 3’37”23 sui 1500 all’aperto, 1’48”11 sugli 800, 7’53”50 sui 3000, 13’59”28 sui 5000».

Niente male davvero: in fondo il record italiano di Gennaro Jenny Di Napoli sui 1500, 3’32”78, che resiste dal 1990, forse ha trovato chi può batterlo. «Non quest’anno ma in futuro chissà – dice Arese - Intanto il mio prossimo obiettivo sono le Olimpiadi di Parigi 2024».

Obiettivo certo alla portata di Pietro, che può far conto su di un allenatore varesino, il prof. Danzi, fra i migliori in Italia. E a Parigi probabilmente si troverà il fenomeno norvegese Jakob Ingebrigtsen, detentore del record del mondo indoor sui 1500 (3’30”60), mentre ricordiamo che il record mondiale all’aperto resiste dal 1998 ed appartiene al marocchino Hicham El Guerroj con il fantastico tempo di 3’26”00.

Un ragazzo si avvicina, chiede l’autografo, vuole una foto con Arese, l’atletica leggera è la regina degli sport ma non sempre è conosciuta e seguita dal grande pubblico come meriterebbe. E forse anche il nostro comune non ha solo meriti.

«È molto bello vedere tanti ragazzi che praticano atletica leggera - dice Pietro Arese guardando le gare in corso – ma a mio avviso l’amministrazione comunale dovrebbe fare di più per questo sport. Per fortuna hanno finalmente tolto le restrizioni per l’accesso al campo, che hanno limitato l’attività in questo periodo».

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login