Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

In Confidenza

AFFLITTI SÌ, PERÒ

Don ERMINIO VILLA - 01/07/2022

crocifissioneNella Bibbia

Il Nuovo Testamento assicura che la croce abbracciata con gioia costituisce uno dei fili della trama quotidiana della vita cristiana.

Anzi, essa è la fisionomia costante del cammino della fede.

Con questa beatitudine Matteo non valorizza la sofferenza come se fosse un valore in sé e non invece un male da combattere; tanto meno predica la rassegnazione di fronte al male o l’accettazione passiva.

Vuole invece insegnare che non si entra nel Regno di Dio se non come Gesù.

I fedeli tribolati che ora piangono, sono invitati a rallegrarsi e a esultare perché stanno facendo il cammino di Gesù verso la gloria.

In questa ottica la seconda beatitudine rianima i credenti afflitti, perché non si lascino prendere dallo scoraggiamento.

Gesù afflitto e consolato

Gesù, verità ultima di tutte le beatitudini, non ha subito passivamente la sofferenza, ma l’ha scelta come via per mostrare l’amore che ci salva.

E, accettando la croce come compimento del disegno d’amore del Padre, ha affidato la sua vita nelle sue mani.

Totalmente abbandonato alla volontà di salvezza di Dio, è stato risuscitato nella gloria.

La sua Pasqua è il segno della consolazione di Dio verso coloro che percorrono il cammino della vita donata.

Beati noi

La seconda beatitudine, con il suo invito deciso alla speranza e alla fiducia,

ha come scopo non solo l’alleviare il disagio del singolo, ma anche quello di dare coraggio ad una comunità sofferente.

Ogni credente è chiamato a dare una testimonianza forte e consapevole

in tutte le circostanze, anche quelle dolorose della vita, anche davanti a un mondo ostile a Gesù e ai suoi seguaci.

Sarà consolato: troverà, cioè, il pieno senso battesimale e pasquale della sua vita in Cristo.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login