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L'antennato

TORMENTONI

STER - 07/07/2022

festivalD’estate in TV c’era una volta il Festivalbar, e ancora prima (non per nascita, ma per permanenza in vita) “Un disco per l’estate”, o il paleontologico “Cantagiro” di Radaelli, con il suo codazzo di divi in cabriolet. Ma è senso comune affermare che ormai la musica in televisione funziona poco, e d’estate ancora meno.

Da quest’anno, su Raidue, c’è il TIM summer hits 2022, che riassume in quattro parole ben due malcostumi: gli inutili inglesismi e le poco eleganti citazioni commerciali. Transeat. Il nuovo programma, con la conduzione di Stefano De Martino e Andrea Delogu, è la risposta a “Battiti live”, lo show musicale che da qualche anno propone Mediaset, nello specifico ItaliaUno in collaborazione con TeleNorba, per la conduzione di Alan Palmieri ed Elisabetta Gregoraci. Prodotti televisivi, sia l’uno che l’altro, che purtroppo si distinguono per mediocrità: non sono assolutamente in grado di generare l’interesse di un Sanremo o di un Festivalbar dei tempi d’oro.

Gli ingredienti di un programma musicale estivo sono pochi, ma quei pochi ci devono essere: pezzi iconici della stagione in corso (i cosiddetti “tormentoni”), scene e luci alla moda, infine conduttori icone di stile del momento, che sappiano tenere il ritmo, dando la costante impressione di essere nel cuore del mondo, nell’occhio del ciclone, al centro della festa, di divertirsi tanto e di avere fretta di presentare un pezzo dietro l’altro. Sia “Summer Hits” che “Battiti” hanno invece imboccato la strada opposta: scenografie sobrie, una conduzione sussiegosa, posata, monocorde e vagamente triste; d’accordo, le mascherine hanno ingrigito un po’ tutti, la guerra ci angoscia, ma non si fanno i dolci senza lo zucchero.

Delogu è una promessa da almeno un lustro: sarebbe ora che cominciasse a concretizzare qualcosa, De Martino è la fresca scommessa della Rai: lui nasce ballerino dalla De Filippi, poi è diventato star del gossip con Belen, ora si sta dando alla conduzione senza nascondere ambizioni autoriali: al momento però sembra godere di buona stampa più per il fatto di essere “nu bravo guaglione” con la faccia pulita che per altro. Palmieri e Gregoraci sono invece rodati nella loro “medietà”: lui è una star del network “TeleNorba”, popolarissimo da Napoli in giù, lei per quanti sforzi faccia, non riesce ad affrancarsi dal ruolo di “(ex) moglie di…”.

Il panorama insomma è abbastanza piatto. Poi, certo, c’è (ci dovrebbe essere…) la musica. Oggi è più liquida di dieci anni fa, non mancano i tormentoni di sicuro (anzi, ormai sono tutti tormentoni, durano due settimane e poi via) ma è cambiata la modalità di fruizione. Per decretare un successo adesso si contano gli streaming, i download, le views: cosa ben diversa dal prosaico conteggio delle 100 lire messe nei jukebox, su cui si fondava inizialmente il Festivalbar, che poi è diventato una festa di piazza, perfetta per gli anni dell’”edonismo reaganiano” in salsa nostrana, con le cartoline da Lignano Sabbiadoro, la dance cantata in inglese dal burino di Frascati apparecchiato come un divo d’oltreoceano e l’immancabile Arena di Verona a ospitare la finalissima, sul far dell’autunno. Non a caso, dopo il boom dell’anno scorso, uno degli show TV più attesi quest’anno è “Arena 70,80,90” che ripropone da quel luogo la musica dei tempi andati, con la conduzione di Amadeus, altro reduce di quell’epoca. Per vederlo, si dovrà aspettare le prime brume dell’autunno.

Gli spezzoni di Techetechetè (vero spettacolo musicale dell’estate, per chi ha più di venticinque anni) ci ripropongono ogni sera quelle archetipiche inquadrature degli spalti scaligeri, in cui salta all’occhio che i giovani degli anni ’70 pazzi per Michele Pecora, quelli degli anni ’80 che si sgolavano per Sandy Marton o quelli dei ’90 che si sbracciavano per Antonacci, si somigliano tutti un po’.

Magari cambia la moda, ma non la luce negli occhi, quella di chi ha tutta la vita davanti. Poi però viene in mente che i primi sono i nonni dei ragazzini oggi messi a fingere un composto entusiasmo davanti ai rapper che introducono sul palco del “Summer Hits” De Martino e Delogu e un po’ di tristezza viene: ma non solo per il tempo che passa…

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