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Attualità

LA SUPER TERRA

FLAVIO VANETTI - 09/09/2022

rossAvete voglia di fuggire dai nostri politici, dalle grane quotidiane, dal patema di arrivare al 27 del mese? E soprattutto: vi va l’idea di trasferirvi lontano? Se la risposta è sì in entrambi i casi, potete considerare un viaggetto che gli scienziati definiscono di “soli” 36 anni luce e riposizionarvi su una nuova Super-Terra appena scovata. Si chiama 508b, nome mutuato dalla stella madre, la nana rossa Ross 508, e si trova nella costellazione del Serpente.

La sua identificazione è stata possibile grazie al lavoro del team di Hiroki Harakawa, dell’Osservatorio Astronomico Nazionale Giapponese, e all’adozione di un nuovo strumento di osservazione a infrarossi montato sul telescopio Subaru dell’Osservatorio di Mauna Kea alle Hawaii. L’apparecchio si chiama InfraRed Doppler (Ird) e offre la possibilità di indagare sulla possibile presenza di vita su pianeti attorno a stelle vicine. I risultati della ricerca sono stati pubblicati il 30 giugno 2022 sulla rivista specializzata della Società Astronomica Giapponese.

Le nane rosse sono stelle più piccole del Sole, con dimensioni tra 0.1 e 0.6 masse solari. Sono abbondanti nei dintorni della nostra stella e si stima che rappresentino i tre quarti delle stelle della Via Lattea. Proprio grazie alla vicinanza (relativa) alla Terra sono il target ideale per cercare gli esopianeti e, ovviamente, l’esistenza della vita extraterrestre.

È uno sforzo stimolante, ma allo stesso tempo complicato: le nane rosse sono infatti più fredde del Sole (circa la metà) e non emettono tanta luce visibile. Tuttavia appaiono più luminose nelle lunghezze d’onda dell’infrarosso, ed è qui che è entrato in gioco l’innovativo metodo osservativo di Ird.

Il pianeta sembra essere particolarmente interessante: compie un giro completo attorno alla stella madre in soli undici giorni terrestri e si trova sul limite interno della cosiddetta zona abitabile, vale a dire un intervallo di distanze dalla stella tale da consentire la potenziale presenza di acqua liquida sulla superficie di un pianeta.

I dati rilevati assegnano a Ross 508b un’orbita ellittica: ciò significherebbe che per parte della sua rivoluzione attorno alla stella, il pianeta si troverebbe a transitare all’interno della zona di abitabilità. Questa caratteristica lascerebbe aperta l’ipotesi della presenza di acqua liquida sulla sua superficie, un fattore decisivo per cercare la vita (almeno così come noi la conosciamo): il passo successivo sarà confermare questa cosa.

Ross 508 era il primo della lista dei sistemi da osservare nella campagna lanciata nel 2019 con InfraRed Doppler. Ci sono infatti voluti tre anni di raccolta dati per arrivare a un risultato soddisfacente in termini di precisione. La tecnica usata è quella delle velocità radiali: mira a rilevare i piccolissimi spostamenti della stella indotti dalla presenza del pianeta che, orbitandole attorno, sposta il baricentro del sistema. Questi spostamenti vengono registrati nella luce che arriva dalla stella come uno spostamento Doppler delle righe: lo strumento Ird è in grado di misurare variazioni nel moto stellare dell’ordine di 2-3 m/s.

Il primo soddisfacente risultato della tecnologia Ird fa ben sperare i ricercatori: il telescopio Subaru potrebbe essere solo all’inizio di una proficua “caccia” a pianeti abitabili intorno alle nane rosse. A 14 anni dall’inizio dello sviluppo di Ird c’è la soddisfazione di aver fatto coincidere teoria e realtà: «All’inizio della nostra ricerca e quando era stato messo a punto l’apparecchio per eseguirla – spiega Bun’ei Sato, del Tokyo Institute of Technology e coautore dello studio – avevamo una speranza su tutte: trovare un pianeta proprio come Ross 508b».

Non resta che aspettare il sequel della scoperta. E, nel caso, preparare armi e bagagli verso la Super-Terra. Se hanno ragione i cultori della Teoria degli Antichi Astronauti, secondo i quali siamo il risultato di una migrazione spaziale di esseri che non riuscivano più a resistere sul loro pianeta, a questo destino un giorno non potremmo forse andare incontro pure noi umani?

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