Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Apologie Paradossali

EQUILIBRIO

COSTANTE PORTATADINO - 30/09/2022

mattarella(S) Almeno l’Ungheria l’abbiamo sistemata, proprio sotto gli occhi di Orban

(C) Magra consolazione, arrivare alle finali della UEFA Nations League e non al Mondiale. Il Calcio è imprevedibile anche più della politica italiana, se puoi perdere a Milano con la Macedonia del Nord e vincere a Budapest con L’Ungheria. Mi spiego meno i grandi travasi di voti, quelli persi dai 5Stelle e quelli emigrati all’interno del centro-destra.

(O) Ma la cosa inspiegabile è che sono i giocatori, quelli della politica, che hanno voluto cambiare allenatore (Draghi), quando stavano vincendo. Tranne gli attuali vincitori, quasi tutti a rimpiangerlo. Conte e Letta a darsi addosso la colpa di aver aperto la botola in cui sono caduti entrambi. Il Calcio è stato più saggio ed equilibrato a non cambiare allenatore, nemmeno dopo una bruciante sconfitta. Imparate gente.

(C) Fermiamoci qui, avevamo deciso insieme di non trattare di argomenti politici. Sabato magari ci sarà già qualche interessante novità sulla ipotesi di governo. Le nostre chiacchiere sarebbero superate. Prometto però che ci occuperemo dei problemi principali, tipo il presidenzialismo. Vorrei solo avvertire fin d’ora i seguaci di tale ipotesi che per numero di voti il destra-centro (ormai è necessario chiamarlo così) non è maggioranza e sarebbe un bel tonfo regalare agli avversari l’occasione di un ribaltone. Meglio anche per loro tenersi finché possono l’equilibrista Mattarella.

(S) Ma sulla questione UE una piccola riflessione è opportuna oggi. L’affido alle parole di Gianfranco Marcelli sull’Avvenire del 27/9: “Può darsi che Ursula von der Leyen, nel leggere i risultati elettorali di domenica, si sia morsa tardivamente la lingua, immaginando di aver potuto innescare in qualche elettore della Penisola una reazione opposta a quella da lei segretamente auspicata”. L’autore è uno sperimentato giornalista, colonna di un ‘Avvenire’ di parecchi anni fa. Conclude: “Se poi in futuro i comportamenti o qualche scelta di fondo dell’esecutivo di Roma dovessero entrare davvero in conflitto con i princìpi fondamentali o le grandi scelte sottoscritte solennemente dall’Unione, è legittimo che chi di dovere faccia scattare le procedure previste, che per altro anche l’Italia ha contribuito a elaborare. L’importante però è che si tratti, appunto, degli «strumenti» concordati insieme dai Ventisette, non di forme più o meno indirette di pressione, politica o ideologica, per imporre linee o scelte legislative uniformi, soprattutto in materie non delegate dagli Stati membri.

Tanto per intenderci, un conto è il rigore nella disciplina di bilancio o il rispetto di norme basilari come la separazione dei poteri, la libertà di stampa, l’indipendenza della magistratura. Altra cosa il voler costringere tutti gli europei ad avere una medesima concezione della persona umana e dei suoi diritti o possibilità, compreso quell’aborto che la premier francese ha subito citato per ammonire i vincitori di turno. In questo deprecabile caso, gli ‘strumenti’ invocati finirebbero per somigliare a quel famigerato ‘letto di Procuste’, dove il brigante della mitologia greca costringeva i passanti a stendersi, per poi mutilarli o allungarli se le loro misure non corrispondevano allo spazio disponibile.

(C) Anche a me pare che l’europeismo francese e tedesco abbia un connotato di pretesa egemonia, che si estende troppo, dall’economia alla visione della persona e del mondo.

(O) Occorre dunque chiamare in causa un altro equilibrista, il buon Gentiloni, che dal suo posto-chiave a Bruxelles assicuri canali di vero dialogo ed eviti che le serissime questioni di correttezza economica servano da strumento di pressione su argomenti ben diversi.

(C) Per completare gli auspici equilibristici, un compito difficile sarà quello di Azione-Italia Viva, di mantenere al centro se stessi e l’attività del Parlamento, considerando gli strascichi di una campagna elettorale accanita e talvolta che lascia dietro di sé, come ipoteca negativa, il 34% di astenuti, record negativo frantumato. Un tema molto serio per il futuro.

 (S) Sebastiano Conformi (C) Costante (O) Onirio Desti

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login