Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Attualità

NON GUARDATE LASSÙ

FABIO GANDINI - 14/10/2022

antenneIn settimana sono tornate le cabine.

Ora, giurano dal Comune, sono più sicure, pienamente rispondenti agli standard attuali prescritti dalla legge. E poi sono più belle, con gli arredi interni rinnovati e con quel verde esterno, colore storico, mantenuto e perfettamente riverniciato.

Un trasporto eccezionale le ha prelevate allo stadio Franco Ossola, recandole tornante dopo tornante fino al ponte a metà strada tra la Prima Cappella e il borgo: qui una gru le ha sollevate e rimesse sulle rotaie, permettendo loro di ritornare alle due stazioni. È il primo passo verso il ripristino del funzionamento dell’impianto, sulla cui data precisa – però – ancora non ci sono certezze: c’è chi dice fine anno, c’è chi sostiene primavera 2023.

Di cosa scriviamo? Ovviamente della Funicolare del Sacro Monte, grande assente dell’estate appena andata in archivio. Turisti e cittadini han fatto senza, si sono attrezzati con mezzi propri o con gli autobus. Difficile determinare chi ne abbia sentito la mancanza: le cronache registrano solamente le inevitabili polemiche politiche, con l’opposizione al governo cittadino che non si è lasciata scappare una ghiotta occasione per bacchettare e gridare “all’attentato” delle potenzialità turistiche del luogo. Più o meno a ragione: inevitabile in realtà il restyling – ha fatto sapere l’amministrazione – per il quale è stato speso ben un milione di euro.

Inevitabile è però anche chiedersi, estraniandosi da tutto il resto, se ci sia qualcuno che sotto a quel ponte abbia rivolto il suo sguardo un po’ più in alto. Non alla stazione di partenza della funicolare, al Vellone, né a quella di arrivo, appena sotto l’abitato del centro mariano… Più in alto. A un punto verso il quale non si guarda mai quando si parla di futuro: il Campo dei Fiori.

A quell’albergo, trafitto dalle antenne. Al Belvedere, diroccato. A quella striscia irta di scalini, rimasta lì a ricordare che una volta la funicolare arrivava a oltre 1000 metri di altitudine.

Non siamo i primi a trattare l’argomento, non saremo gli ultimi. L’8 aprile scorso, su queste stesse colonne, il “varesino incavolato” Flavio Vanetti si chiedeva perché, in una città piena di progetti per il futuro, nessuno di essi riguardasse il recupero dell’altro fronte della montagna varesina: «È mai possibile – scriveva il collega – a maggior ragione ora che dovrebbero arrivare risorse europee, che nessuno capisca che serve valorizzare al più presto un sistema montagna” e non una singola componente? Il Campo dei Fiori non può continuare a giacere nelloblio e a sguazzare in scenari inconcludenti. E questo al netto della frequentazione, fortunatamente non trascurabile, di chi va lassù per farsi un giro in bicicletta, per camminare a contatto con la natura o più banalmente per godere di panorami bellissimi».

Nessuna nuova da allora… Anzi sì. Sempre in settimana, sulle pagine di Prealpina, ha parlato Mauro Morello, non nelle vesti di ex politico (fu vicesindaco in una delle giunte Fontana) ma di imprenditore, nemmeno qualsiasi: sua infatti la società che circa due anni fa ha acquistato la proprietà dell’ex Grand Hotel, con l’intento di recuperarlo come accaduto – certo in quel caso non si trattava di un quasi rudere, quanto di una struttura ricettiva non più sulla breccia – con il Palace di Colle Campigli.

Alla domanda “a che punto siamo col Campo dei Fiori?”, la risposta è stata: «Il discorso della accessibilità non ha trovato ancora risposte. Noi abbiamo fatto le nostre proposte, compresa quella di contribuire al recupero della funicolare, ma non c’è stato riscontro».

È un circolo che più vizioso non si immagina: senza un intervento sull’accessibilità (in primis la funicolare) non si possono immaginare investimenti di rilancio delle strutture; ma è anche vero che senza un investimento sensato, sostenibile e proficuo sulle strutture, il miglioramento dell’accessibilità (leggi funicolare) non ha alcun senso.

Che nessuno guardi lassù, se non saltuariamente, è un fatto. Che non lo si faccia perché pare impossibile trovare una soluzione, è un’aberrazione civica.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login