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Ambiente

TUTTI PER UNO

ARTURO BORTOLUZZI - 28/10/2022

Schiuma sul fiume Olona

Schiuma sul fiume Olona

Quando il Comune di Legnano aveva un proprio commissario prefettizio, due volte, ebbi a scrivere molto impressionato da una consistente moria di pesci.

Era il momento dell’inquinamento della parte mediana del fiume Olona. Quello della porzione del fiume più a valle (zona di Canegrate) denunciato dagli organi di informazione locali, non è stato affrontato dal commissario, riunendo tutti gli enti competenti, probabilmente per mancanza di tempo.

Lo ha fatto ora il Sindaco di Legnano. Ho dato, pertanto, dieci e lode ai sindaci dei comuni della valle Olona (Sindaci di Cairate, Canegrate, Gorla Minore, Induno Olona, Marnate, Nerviano, Olgiate Olona, Parabiago, Pogliano Milanese, San Vittore Olona,) che si sono riuniti in Comune di Legnano accompagnati dai tecnici dei Contratti di Fiume, di Ato di Milano e di Varese, del Gruppo Cap, di Alfa Varese, del Consorzio Fiume Olona, di Arpa, di Aipo e dei tre parchi locali di interesse sovracomunale. Maestro di cerimonia è stato l’avvocato Brumana Presidente degli Amici dell’Olona che giustamente era molto soddisfatto. L’iniziativa ha come scopo la tutela di un territorio ambientalmente fragile. Lo scorso luglio il consiglio comunale di Legnano aveva approvato all’unanimità una mozione proposta da Franco Brumana avente per oggetto la tutela del fiume Olona. Che nonostante tutto continua a essere vittima di scarichi abusivi e di reati ambientali vari.

A Legnano c’è stato un abbraccio di tutti i Comuni della valle Olona a sostegno di un bene ambientale di multiforme bellezza, in grandissima difficoltà e che testimonia l’attenzione di tutta la politica ai problemi locali. I Comuni si sono assunti tutta la loro responsabilità perché si possa risolvere l’inquinamento del fiume e perché si possano difendere le proprie scelte nei confronti anche delle istituzioni superiori.

Quello che è certo è che vanno chiariti e ben stabiliti i poteri di questo consesso con quelli della Provincia, della Regione Lombardia e dello Stato. Non ci devono essere sovrapposizioni ovvero perdite di tempo ovvero comportamenti non professionali.

Concordo sul fatto che l’inquinamento del fiume sia un problema tecnico strutturale, ma vorrei che la politica comprendesse come questo sia un problema, soprattutto, sociale (per questo motivo avevo applaudito anni fa alla scelta della commissione regionale Ambiente di voler istituire le sentinelle dell’Olona). Desideravo e desidero venga, infatti, attuato un sistema diverso di gestione delle problematiche del fiume che si trascina da più di vent’anni. Volevo e voglio, così, che i cittadini fossero e siano coinvolti nella loro scelta e che queste (le sentinelle) potessero e possano avere un diretto collegamento con Arpa e la Asl (ora ASST), partecipassero e partecipino a più Consigli comunali dando conoscenza pubblica del proprio lavoro. Volevo e voglio che le sentinelle informassero e informino almeno mensilmente la Commissione Tutela ambientale della Regione Lombardia e i Comuni interessati sugli interventi da eseguire.

Non conosco se ci sia stata una dimenticanza giornalistica, ma a questa riunione non ha partecipato il Comune di Varese e ho chiesto la motivazione di ciò. Se questa assenza fosse confermata ho domandato al sindaco cui ho scritto i motivi e gli ho ricordato che questo coinvolgimento è determinante per poter affrontare in maniera completa tutte le problematiche inerenti alla salute del fiume. L’Olona del resto quando è ancora nel capoluogo incontra il Vellone portatore di inquinamento. Gli ho ricordato ancora una volta l’importanza del coinvolgimento sociale.

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