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Editoriale

AUTOANEMIA

MASSIMO LODI - 03/02/2023

melonisalviniNon che sia una novità, perché su RMFonline ne han già scritto autorevoli firme. Tuttavia ridiciamolo: ma cosa c’importa dell’autonomia regionale differenziata mentre superiori problemi incombono, chissà se riusciremo a fronteggiarli/risolverli, e fatichiamo ogni giorno a sfangarla tra emergenze varie, né s’intravedono all’orizzonte schiarite di qualsiasi tipo su qualunque cosa?

La crisi bellica, economica, sociale impone unità, profilo basso, sguardo al presente e niente di più. Bisogna fare il meglio nelle condizioni date. Efficientare l’attualità, ecco un banalissimo motto. Altro che avvitarsi su questioni finalizzate a dividere, inasprire, peggiorare. Sì, peggiorare la situazione. Perché se i primi ad attaccar lite su un simile tema (idem il presidenzialismo) sono i partiti di governo, figuriamoci che cosa seguirà.

Dunque ci vorrebbero buon senso, praticità, immersione nella vita comune. Lo sanno i politici di cosa si parla nelle case, al bar, dentro negozi e supermercati, a bordo d’autobus e treni, sui luoghi di lavoro, negli uffici pubblici e via ecceterando? Si parla dei disagi del momento, dell’aiuto necessario ad attenuarli, del ritardo/impaccio d’arrancanti istituzioni a muoversi in un mondo che va più veloce di loro, dell’inadeguatezza di molti, troppi manovratori delle leve del potere. Si parla dell’urgenza di non perdere ancora tempo, dopo il tanto già perduto.

In concreto vuol dire: misure rapide, serie, pragmatiche in risposta a esigenze vere, diffuse, allarmanti. Un programma semplice, affatto qualunquistico e invece imposto dalla quotidianità. La vera, richiestissima autonomia -anzi, secessione- è dal parlarsi addosso, dal mettere su un piatto il tema x per impedire all’avversario (e perfino all’alleato) di far prevalere il tema y, dal perpetuarsi del logoro costume di dire e non fare, dalla distanza dei Palazzi dalle piazze, dalla mole di promesse che di urna in urna ogni sedicente rivoluzionario sfarina e dimentica non appena ha l’opportunità di mantenerle. Se il governo Meloni invertirà la malatendenza, sarà un bene per tutti. E dunque gli dev’esser concesso di provare, senza disturbanti machiavellismi. Poi giudicheranno i fatti se promuoverlo o bocciarlo. Cerchi di guadagnarsi credito nella realtà invece d’andare in debito. L’autonomia -di cui il Consiglio dei ministri è in sospetto d’avere innescato un lungo iter a scopo elettorale- può essere causa dell’autoanemia: il deficit ematico/empatico della Repubblica, in quest’epoca da ultimo sangue.

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