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Opinioni

ROBA DI ÉLITES

ROBI RONZA - 17/02/2023

benigni-mattarellaAnche quest’anno si sta confermando che– lasciata sempre più sullo sfondo la sua originaria ragion d’essere — il Festival della Canzone italiana di Sanremo è ormai divenuto la proclamazione di una cultura di massa basata su quello che un tempo si sarebbe definito materialismo volgare. Dalla predica di Chiara Ferragni vestita finta nuda da Christian Dior della serata inaugurale alla sarabanda di luci, balli e tuffi in piscina sulla nave da crociera Costa Smeralda all’ancora in rada il Festival è stato anche questa volta tutto un pastone di relativismo di matrice radicale, “gender”, fluidità sessuale e di nichilismo gaio da un lato, e dall’altro di esaltazione di un bengodi di cui peraltro i più possono essere soltanto spettatori.

Non so chi abbia coniato per questo pastone il nome di cultura nazional-popolare, ma è chiaro che entrambi i termini sono qui usati abusivamente. Non vi si trova nulla che derivi dall’identità e dalla tradizione italiana; è qualcosa che delle élites producono e poi spingono nella testa delle masse nel tentativo di ridurre un popolo a una semplice popolazione. Ossia un insieme di persone isolate che condividono un territorio e magari una lingua, ma non una comune coscienza storica né comuni speranze; qualcosa di pronto per essere manipolato dal potere, che oggi è soprattutto finanziario, mediatico, e transnazionale. Sarebbe bello capire chi ha deciso poi che la promozione di questa cultura debba essere il principale compito della gran parte dei programmi di intrattenimento della RAI.

Fatto il deserto, si crede di poter tenere insieme la gente con la sola forza della Costituzione (più precisamente di alcune parti di essa ignorandone accuratamente altre) presentata non tanto come base delle istituzioni quanto come una specie di Decalogo. Si veda il monologo di Roberto Benigni in apertura del Festival, benedetto dalla presenza del presidente Mattarella, poi subito rientrato a Roma evidentemente per mettersi in salvo dal resto della serata.

Uno sguardo alle prime pagine dei grandi giornali è stato sufficiente però per capire quali sono le forze economico-finanziarie che favoriscono in Italia questo sviluppo. Basti citare qui il titolo de La Stampa: «Standing ovation per Sergio Mattarella, primo presidente della Repubblica a Sanremo / Inno alla libertà / Il coraggio di stare con la Costituzione».

www.robironza.wordpress.com

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