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Cultura

VARESE SPAGNOLIZZATA

SANDRO FRIGERIO - 24/02/2023

Studenti Erasmus tra Rapallo Portofino e Cinque Terre

Studenti Erasmus tra Rapallo Portofino e Cinque Terre

Gennaio 2003: esce in Italia “L’Appartamento Spagnolo” film che parla di un gruppo di ragazzi che con programma europeo Erasmus condividono a Barcellona esperienze ed emozioni. Vent’anni dopo, gli Erasmus sono cresciuti: le comunicazioni sono ancora più facili, dalle tariffe a costo zero, alla diffusione dei viaggi low cost. Una cosa è rimasta costante: la relazione speciale tra Italia e Spagna. Un terzo degli studenti Erasmus arriva dalla Spagna e lo stesso vale per la destinazione degli Italiani. Ne abbiamo incontrati alcuni, per un semestre all’Insubria a Varese che è anche “base” per raggiungere altre località europee, nel pieno “spirito-Erasmus”. “Malpensa è a due passi e abbiamo preso voli per Berlino, Budapest, Sofia, Colonia”, dice Daniel (“Dani”) Crespo, studente di ingegneria industriale a Saragozza, e a Varese di Ingegneria della Sicurezza. Ma anche Milano è a due passi, collegata da un gran numero di treni: “un’opportunità per le nostre frequenti puntate, soprattutto quando i corsi non erano ancora in pieno svolgimento e così abbiamo potuto visitare Firenze, Pisa, le Cinque Terre, Torino, Verona e il Lago di Garda e altro ancora, scoprendo un Italia che ci ha affascinato”, dice Javier Lopez Toral, che con il suo ultimo esame sul diritto ai tempi del Web ha completato all’Insubria i suoi esami e sta pensando alla tesi di legge e a più opzioni future, dalla libera professione al mondo del business. “Varese ha dei tesori affascinanti, dal Palazzo e giardini estense al Sacro Monte patrimonio dell’Unesco”, aggiunge Miguel Lorenzo Asensio, che con i compagni ha avuto modo di girare oltre alle mete citate anche il lago di Como e diverse località della Svizzera.

Al Sacro Monte da destra in prima fila Javier Daniel Miguel

Al Sacro Monte da destra in prima fila Javier Daniel Miguel

Ma perché Varese e la sua università? Nessuno della mezza dozzina di studenti che abbiamo incontrato era già stato qui, ma tutti concordano: “Varese è in una posizione incredibile: Milano è vicinissima, ci sono tre aeroporti per andare ovunque in Europa, e poi tutt’attorno ci sono località facilmente raggiungibili, Svizzera compresa”, dicono all’unisono Daniel, lo “chauffeur” giunto con l’auto per la gioia degli amici, e Roberto (“Kako”) Sanchez Alcon studente di legge a Siviglia.

 “L’Insubria è una università moderna e con molti servizi”, conferma Miguel, che studia economia e management presso il centro universitario privato San Isidoro, nel complesso della Isla de La Cartuja nel capoluogo andaluso. Dopo il primo impatto (“I primi giorni passati in una fattoria con mucche e galline, alla periferia della città, prima di sistemarci definitivamente”), ha condiviso una villetta con altri connazionali e confessa che ha dovuto confrontarsi con cose nuove oltre allo studio: “cucinare, fare la spesa, il bucato e stirare, ma anche questa è stata una sfida, dimostrando a te stesso per la prima volta che puoi “sopravvivere” fuori casa, esercitare l’indipendenza. È stata l’esperienza più bella della mia vita e penso già al prossimo Erasmus: a Varsavia”.

Studenti a Torino

Studenti a Torino

E con le lingue? “Appena arrivato, ero uno dei pochi spagnoli e quindi ho dovuto cercare di imparare rapidamente un po’ d’Italiano. In seguito sono arrivati molti connazionali e così l’apprendimento è rallentato, anche se ora parlo e capisco sempre meglio l’Italiano. Qualche difficoltà iniziale c’è stata nei corsi, ma mi hanno aiutato diversi studenti italiani che parlavano spagnolo” dice Miguel, mentre per l’”ingegnere” Dani, “per fortuna una formula resta uguale in tutte le lingue”. L’Insubria non è ancora un’università molto internazionalizzata, non ci sono corsi in inglese per esempio, ma i professori aiutano, ci invitano a far domande anche in inglese e hanno un atteggiamento di comprensione, dicono tutti. “Certo, si potrebbe meglio usare i servizi e gli strumenti on-line per non correre da una sede all’altra.

Ancor più deciso Javier: “Mi è capitato di dare due esami in una mattinata a Varese e a Como. Possibile che non sia possibile farli in collegamento video?”. E come si sta qui da studenti internazionali? “SI può fare di più: i corsi di italiano previsti sono cominciati dopo due mesi. Varese è una città carina, tranquilla, in un contesto molto bello. Sono entrato in grande sintonia con amici varesini, davvero ero uno di loro, ma se Varese vuol essere più attrattiva servono più alloggi e servizi, autobus la sera, più locali per i giovani, altrimenti obbligati ad andare a Milano”.

Erasmus+ si sposa anche con volontariato. Come per Paula Trillo, di Jaén, fresca di laurea e master in Relazioni Internazionali dell’ Universidad Complutense de Madrid – 80 mila iscritti, una delle più frequentate e prestigiose della Spagna Da Varese Paula ha inviato per mail la sua tesi, “una comparazione sui casi in cui i migranti stati sono utilizzati per far pressione da un paese sull’altro: tra Bielorussia e Polonia, tra Turchia e Grecia, tra Marocco e Spagna”. Paula resterà un anno volontaria per l’ESC – European Solidarity Corps, a supporto anche delle famiglie dei migranti: “È un iniziativa EU integrata con Erasmus+. Diamo supporto come doposcuola a ragazzini, spesso nati in Italia da famiglie di migranti, e mi divido tra Varese, Milano e Pavia”. Un sogno dopo quest’esperienza? “Si: lavorare in futuro per le istituzioni europee”.

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