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In Confidenza

DELUSIONE

Don ERMINIO VILLA - 24/02/2023

quaresimaLa Quaresima è un cammino contro la “delusione” [dal latino “de-ludens”: non poter, non saper, non riuscire più a giocare]. Dio ci invita a giocare e a giocarci.

Ma la Quaresima non è il tempo triste della Via Crucis? Lo sappiamo tutti: Giuda tradisce per 30 denari, il popolo arriva con i bastoni nell’orto degli ulivi, i soldati romani si fanno largo con le spade al Calvario, dove lo crocifiggono dando una coppa di aceto per falsa pietà, proprio il contrario di quella dell’ultima cena da lui offerta.

Quando si gioca a carte è prioritario il silenzio della riflessione su quanto hai tu tra le mani e sulle potenzialità degli altri. Lo propone la Quaresima: per la preghiera, la meditazione ci vogliono tempo e calma.

Nel gioco delle carte si cura il tavolo: non può esserci disordine, bisogna fare spazio e pulizia. La Quaresima ci suggerisce il digiuno che non chiede tanto un “di meno” nel piatto, quanto un “di più” di stile e ordine sul tavolo del quotidiano.

È fondamentale lo stile delle scelte: più che ciò che si ha, vale il come lo si gioca, specie se è una cattiva mano e la fortuna è avversa. La Quaresima sollecita la “carità dei gesti” più che “gesti di carità”.

Preghiera, digiuno, carità sono i 3 pilastri della Quaresima che sembrano oggi così antiquati e forse anche un po’ irreali eppure sono le 3 dinamiche essenziali per vincere la partita.

Qualcuno cerca di cambiare le carte in tavola anche barando pur di avere ebbrezza (coppe) e benessere (ori), umiliando gli altri (bastoni) e a qualunque costo (spade).

Ma tutto questo può essere trasformato da ciascuno, come le carte in ogni regione assumono tratti unici, fino a un cambiamento profondo, radicale, interiore come è successo nella “tradizione francese”: allora le spade non feriscono più, rese cicciottelle come picche; le coppe piene di sangue di ferite, tradimenti, dolori, colpi, diventano cuori pieni del sangue che è vita e sentimenti; i denari dell’avidità si rifondono in gioielli a forma di quadri, simbolo di legami preziosi (in inglese di dice “gems”); i bastoni duri e nodosi si ammorbidiscono con gemme di fiori (il Fleur-de-Lys, a tre petali, il giglio del re di Francia).

La Quaresima sia il tempo per imparare a giocare in modo diverso le carte della vita, tornare a giocare vincendo ogni morte interiore. Comunque e sempre, ogni carta può essere determinante, tanto che nel mazzo ce ne sono 52 come le settimane dell’anno e facendo la somma di tutti i numeri e delle figure il risultato da 365 come i giorni.

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