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Attualità

EMERGENZA PICCOLE OPERE

CESARE CHIERICATI - 03/03/2023

Varese, lavori e disagi

Varese, lavori e disagi

“Credo che oggi dobbiamo ripartire da alcuni elementi fondamentali se vogliamo riavvicinare le persone alla politica. Uno di questi è la realizzazione concreta delle priorità del territorio. I cittadini vogliono che vengano portati avanti progetti che migliorino la vita delle persone, vogliono vedere meno parole e più fatti, e soprattutto vogliono che ci si ricordi di loro non solo in campagna elettorale. Questa concretezza e vicinanza alle persone va messa in pratica da subito, senza aspettare la prossima tornata elettorale. E poi bisogna abbandonare la litigiosità che contrappone gli schieramenti costantemente”. Così il sindaco di Varese Davide Galimberti nel passaggio più significativo del suo intervento su RMFonline (17/2/2022) all’indomani della sconfitta elettorale subita dal centrosinistra e dal terzo polo alle elezioni regionali del Lazio e della Lombardia. Anche noi siamo certi, è ovvio, che la stella polare della politica debba essere un mix di ideali, di visione del futuro possibile delle varie comunità di cui si compone un Paese e di tanta, sana, convinta concretezza.

Quest’ultima non è certo mancata alla giunta del giovane avvocato varesino salito alla ribalta delle cronache alle elezioni comunali del 2016 quando, in decisiva alleanza col movimento civico Varese 2.0, ebbe ragione dello schieramento di centrodestra capitanato dall’imprenditore della grande distribuzione Paolo Orrigoni. L’elenco dei progetti avviati, realizzati o in fase di definizione lo testimonia. La riqualificazione dell’area stazioni da decenni consegnata al degrado, il recupero della Caserma Garibaldi, l’allargamento di Largo Flaiano, la sistemazione dello svincolo alla nuova Esselunga di via Gasparotto, il rifacimento integrale della Scuola Media Pellico e del Palaghiaccio, il recupero dell’area ex Enel in viale Belforte e l’avvio di un analoga operazione in via Carcano non sono chimerici orizzonti ma fatti concreti.

Allo stesso modo lo saranno, speriamo tra non molto, i progetti per lo studentato universitario a Biumo Inferiore che dovrà rianimare un quartiere, ricco di storia e di vita e quello per il Cinema Politeama destinato a rinascere trasformandosi nel teatro stabile di Varese, a sette decenni esatti dalla chiusura del Sociale. A questo corposo inventario aggiungiamo la ricucitura con l’Università dell’Insubria che con l’acquisto dell’ex Hotel City di via Medaglie d’oro, destinato a studenti e personale accademico, mostra di voler meglio raccordare il campus di Bizzozero con la città in contro tendenza rispetto alle scelte di una decina di anni fa.

E poi in rampa di lancio, secondo un liturgico annuncio del sindaco, dovrebbero esserci rilevanti risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resistenza) in particolare per un nuovo, innovativo, Polo scolastico a San Fermo, un investimento di 20 milioni di euro. Nell’articolato inventario di progetti (ex Area Macchi, ex Macello, Villa Baragiola) e realizzazioni in corso, continua però a mancare il tassello delle manutenzioni ordinarie della città. Parliamo ovviamente di strade, marciapiedi, graffiti che hanno ripreso quota in diverse zone del centro e in molti quartieri periferici.

Avendo tempo e pazienza si potrebbe costruire un atlante tutto varesino delle buche, degli asfalti lacerati per la posa delle fibre e mai più risistemati nonostante solenni promesse, dei tombini intasati e talvolta addirittura scomparsi sotto spessi strati di terra, delle strisce orizzontali perennemente sbiadite, della pulizia delle strade ancora carente e via elencando. Già durante la campagna elettorale del 2016 Varese veniva candidata per appeal urbano come futura, possibile, competitor delle cugine insubriche Como e Lugano. Un impegno in gran parte disatteso e sbiadito col tempo.

Lo testimonia il crescente scontento popolare. In realtà un numero sempre più grande di cittadini sembra averne le tasche piene della trascuratezza e dell’accidia manutentiva che da decenni affligge la città giardino. Qualcuno parla ormai apertamente di un’emergenza in piena regola. È anche su questo versante che l’esecutivo di Davide Galimberti dovrebbe affrettarsi a battere un colpo. Assordante però.

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