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Storia

POVERA CHIESA

LIVIO GHIRINGHELLI - 07/04/2023

poveraLa teologia della liberazione, concepita durante il Concilio Vaticano II a Roma con il Patto delle Catacombe del 1965 (firmato dal brasiliano mons. Helder Camara e dall’ecuadoriano Leonidas Proano) e nata in Colombia dal 1968 in occasione della Conferenza dell’Episcopato latino-americano di Medellin, diventata maggiorenne in Messico a Puebla undici anni dopo, col seguito peraltro di emarginazione e repressione in Vaticano.

Ereditata da Papa Francesco, è stata da lui subito adottata come programma di governo. Il Patto delle Catacombe registra in anticipo i punti salienti di un Pontificato, che dopo dieci anni dall’elezione ne fanno il campione del rinnovamento di una Chiesa povera e per i poveri. È stato così superato dopo tante resistenze il modello monarchico di una Chiesa che Papa Francesco ha voluto affrancare dal modello della tradizione, per farne con i suoi gesti concreti di austerità personale e di solidarietà il centro dei una teologia del popolo, animata dallo spirito del Vangelo.

Luoghi e Paesi da visitare sono stati da lui scelti secondo la priorità data da povertà, guerre, disastri naturali. È uscita in conseguenza modificata la geografia cattolica. Se nel 1910 i cattolici risultavano per il 65% europei, oggi lo sono soltanto nella percentuale del 25% : gli africani sono passati dall’1 % al 15%, gli asiatici dal 5% al 12%. Nel Collegio cardinalizio è venuta meno la sovra-rappresentazione europea (per la prima volta nella storia non ha la maggioranza).

Rispetto al sistema capitalistico predatorio l’economia auspicata da Francesco già dalla Laudato si’ rifiuta la cultura dello scarto e della forza, accoglie il paradigma dell’ecologia integrale, porge ascolto al grido dei poveri. L’esortazione post-sinodale Querida Amazonia del 1020 si appunta contro il mancato rispetto del diritto dei popoli originari al territorio e alla sua demarcazione, all’autodeterminazione e al previo consenso (Q.A. 14). L’economia deve porsi e concepirsi al servizio delle persone, non delle sopraffazioni del profitto. Soprattutto nel mondo contemporaneo per Francesco l’economia può e deve essere un’economia amica della terra, di pace. Deve trasformarsi da un’economia della guerra, che uccide, in economia della vita.

La riabilitazione del domenicano Gustavo Gutierrez, principale teologo della teologia della liberazione, si è compiuta nel 2013 allorché Gutierrez è stato ricevuto in udienza privata. Nuovo Arcivescovo di Lima è stato scelto Carlo Castillo al posto del Cardinale Cipriani dell’Opus Dei. Nel 2022 Barcellona, ospitando l’esperienza pilota del progetto di “fare teologia delle periferie esistenziali”, si è rivolta ai poveri; più ancora che al loro bisogno, soprattutto a un soggetto teologico vero e proprio (Luca 10,21). Non solo ora appaiono come destinatari della carità, ma soprattutto come portatori della rivelazione, testimoni di Dio secondo un’opzione preferenziale.

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