Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Editoriale

CAPRIOLE

MASSIMO LODI - 19/05/2023

Schlein a Meloni, siete incapaci, approssimativi e insensibili4-2 per il centrodestra al primo colpo delle amministrative. Al secondo, possibilità di remuntada per il centrosinistra. Ma che squadra andrà in campo? Problema tosto. Pd, Cinquestelle, Rossoverdi e Terzo Polo giocheranno d’intesa o ciascuno, qui e là, farà di sua zucca?

Qualche riflessione. 1) Le distanze tra Schlein, Conte, Rossoverdi e Renzi-Calenda rimangono ampie. Il campo largo ha fallito prima di nascere, e se qualcosa di simile nascesse, saprebbe d’artificioso al punto da rappresentare un danno anziché un vantaggio. 2) L’M5S si posiziona ovunque ai margini, specie al Nord. Il populismo un tanto al ghiro -che noia- non paga, e ormai in discussione è l’Avvocato dello spopolamento elettorale. Che convenienza ha il Pd a imbarcarsi su una bagnarola o a imbarcare un nocchiero poco avvezzo alle onde del mare in burrasca votaiola? Nessuna. 3) Il brodino di Brescia, che segue la minestrina di Udine, ricorda alla Schlein quanto sia poco ultra e molto d’altro il partito declinato nelle realtà locali. Un motivo in più per non fidare nella radicaldemagogia magari premiante in un talk, ma zero nelle urne. 4) Allora meglio tra una settimana lasciar liberi i cittadini di scegliere senza condizionamenti. Guardino alle persone, ai programmi, al sentimento. Se esiste una possibilità di contendere quanto rimane da contendere, è questa e nessun’altra.

Qualche riflessione aggiuntiva. Stavolta a proposito del centrodestra. L’effetto Meloni continua, sia pure senza entusiasmanti ole. Negarlo, da sodali, va contro la realtà. Meglio farsene una ragione e attrezzarsi ad arginare il fenomeno. Ovvero: Salvini e Berlusconi hanno da preoccuparsi in proiezione europea. L’anno venturo si sceglierà il nuovo Parlamento di Strasburgo, varrà il sistema proporzionale, servirà esaltare il proprio marchio per non pagare dazio interno a un tombolone estero. Perciò, traslocando dal presente al futuro: la premier che tira la volata ai sindaci della coalizione, paradossalmente frena le ambizioni sprintaiole dei big partner alleati.

È su una tale competizione dei rivali che dovrebbe puntare il centrosinistra per provare a risollevarsi. In che modo? Gareggiando Schlein a conquistare le posizioni verso cui punta Meloni. La posta in palio sono i consensi centristi e il recupero dell’astensionismo. Tutt’e due, Schlein e Meloni, per conseguire l’obiettivo debbono snaturare la loro ragione sociale. Una capriola indispensabile e ovviamente respinta, sprezzata, rimossa. Per ora. Ma chissà nel finale della gara, quando il principio sarà un lontano punto di partenza. Mica un dogma promesso alle folle. Competition is competition.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login