Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Opinioni

NOI E LE ARMI

ROBI RONZA - 16/02/2024

armi-natoNel campo delle relazioni internazionali, ma non solo, occorre muoversi tenendo costantemente conto di due piani: il piano degli interessi, dei contrasti, delle alleanze e delle urgenze umane del momento, e quello degli interessi di lungo periodo che sono fissati dalla storia e dalla geografia assai più che dai governi.

In questa prospettiva sarebbe bene non dimenticarsi mai che NATO significa Organizzazione del Trattato del Nordatlantico, un oceano con cui non abbiamo niente a che vedere, e che vi aderimmo nel 1949 per motivi allora urgenti e tuttora importanti, ma che non corrispondono ai nostri interessi di lungo periodo. Nella Seconda guerra mondiale un blocco di potenze marittime nordatlantiche vinse la Germania nazista e l’Italia fascista — e fu bene così, né ci si poteva allora augurare niente di meglio — ma ciò non toglie che insieme a Hitler ed a Mussolini vennero battuti anche gli interessi, pur da loro pessimamente rappresentati, dell’Europa continentale e mediterranea.

Da allora l’Italia si è mossa all’ombra degli interessi nordatlantici, molto a suo agio finché l’egemonia planetaria nordatlantica era assoluta, Poi con crescente disagio mano a mano che tale egemonia cessava di essere tale. Ovviamente infatti quando la coperta dell’egemonia comincia a diventare corta sono quelli che non ne stanno al centro coloro che per primi iniziano a restare allo scoperto.

L’Europa continentale e mediterranea sono destinate dalla storia e della geografia a rapporti privilegiati con la Russia, l’oceano di terra che si estende fino alle rive del mar del Giappone (Inoltre, osserviamo qui per inciso, con l’India e il Sudest asiatico attraverso il Medio Oriente). Questo con Putin o senza Putin ed a prescindere da Putin e da chi gli dovesse succedere.

I nordatlantici, oggi guidati dagli Stati Uniti, che da sempre temono tale sviluppo, hanno interesse a che al confine orientale e sudorientale dell’Unione Europea si formi un’area instabile, analoga a quella in cui per motivi analoghi l’Inghilterra trasformò il Vicino e Medio Oriente dal 1918 in poi. Puntano cioè a rinchiudere l’Europa continentale e mediterranea entro un muro di tensioni e di conflitti esteso dal Mar Baltico fino al Nordafrica.

Questo è lo sfondo in cui vanno collocate le attuali crisi e guerre dall’Ucraina a Gaza. Beninteso, non per affrontarle a prescindere dalla situazione presente, che sarebbe astratto e quindi disastroso, ma per intervenire nel presente in modi che non compromettano gli interessi di lungo periodo. Insomma stando bene attenti ad evitare vittorie tattiche nell’immediato che possono essere il seme di future sconfitte strategiche nel lungo periodo.

In questo senso mi sembra che il nostro attuale governo si stia destreggiando abbastanza bene, e comunque molto meglio di quelli che l’hanno preceduto.

www.robironza.wordpress.com

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login