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Attualità

FLAIANO GIRA

SANDRO FRIGERIO - 23/02/2024

la confluenza in uscita verso autostrada e viale Borri

la confluenza in uscita verso autostrada e viale Borri

“Buona la prima”, si direbbe su un set cinematografico. A una settimana dalla sua apertura, la maxi-rotatoria di Largo Flaiano “gira”, anche se con una serie di “ruvidità”. E la partita non è ancora finita, come già previsto.

 “È stato un intervento complesso”, sottolinea il sindaco Davide Galimberti, “visto che su Largo Flaiano insistono otto strade (nove con la piccola via Goldoni, ndr), con sotto una ferrovia, e due grandi assi generatori di traffico come autostrada e Viale Borri: la nuova rotatoria ha tolto con un solo tratto sette semafori”. Si vedrà poi se, a regime, un paio di questi (Magenta-Sant’Imerio), dovranno essere riattivati, almeno parzialmente.

Ci vorranno mesi tra completamento del cantiere, assestamenti e rettifiche, metabolizzazione da parte degli utenti, per avere un quadro completo. Tuttavia, dopo una settimana si può già tirare un primo bilancio: grazie al’eliminazione dei semafori, il traffico da Viale Borri, via Magenta, Autostrada e Bixio è divenuto più fluido, eliminando lunghi cicli rossi semaforici. I problemi maggiori arrivano da via Sant’Imerio, ora in corsia unica anche perché non si può più svoltare a sinistra, e il “Triangolo delle Bermude” Tamagno – Lazio – Gradisca.

In maniera non del tutto inattesa l’anello Flaiano si è trasformato anche in un anello da stadio, con tifo da curve di tifosi. Da una parte chi evidenzia la capacità dell’amministrazione di realizzazione e – non secondario – di reperimento dei finanziamenti necessari per un’opera alla fine costata 4 milioni di euro, dall’altra chi parla invece di “eccessiva fretta” nell’apertura, di strade sconnesse, di segnaletica e informazioni incomplete. Un dibattuto rovente soprattutto sui social ma che non può contrastare una realtà: la situazione era ormai insostenibile, “con tempi di attesa all’ingresso in città”, anche di diverse decine di minuti, rimarca il sindaco, secondo il quale, “la nuova opera potrà essere un acceleratore di sviluppo di tutta la zona che da via Magenta arriva in viale Borri”.

A cent’anni di distanza dall’apertura della Milano-Varese, prima autostrada a pagamento al mondo, quando in tutt’Italia circolavano 85 mila veicoli, il “nuovo” Largo Flaiano non è inaugurato da un re, ma, sottolinea Galimberti, a smorzare forzature politiche, “è frutto della collaborazione tra lo Stato, la Regione e il Comune con ruolo di regia”. A sua volta, Andrea Civati, l’assessore alle Infrastrutture, Territorio e Mobilità coordinatore del progetto nota a confermare questa collaborazione come “il giorno dell’apertura siano intervenuti il presidente della Regione Fontana e il prefetto”.

l’assessore Raffaele Catalano (Polizia Locale), il sindaco Davide Galimberti, gli assessori Stefano Malerba (Sport, Personale), Andrea Civati (Mobilità Infrastrutture e Territorio

l’assessore Raffaele Catalano (Polizia Locale), il sindaco Davide Galimberti, gli assessori Stefano Malerba (Sport, Personale), Andrea Civati (Mobilità Infrastrutture e Territorio

Civati, intervistato da RMFonline.it coglie l’occasione per mettere … le ruote a terra. “Apertura frettolosa? Per cominciare, questa non è stata l’inaugurazione: il cantiere è ancora in funzione, ma dopo tutti i disagi che i cittadini hanno dovuto sopportare con ampio spirito di responsabilità e collaborazione, era doveroso aprire il prima possibile”. Una scelta programmata, ricorda l’assessore: “Quest’opera apre nuovi scenari, con ripercussioni anche su altre parti di questo lato della città: utilizzeremo le settimane ancora davanti a noi come un periodo di test, anche per vedere come muteranno i flussi di traffico. Pur con tutte le simulazioni che possiamo condurre, non sono cose che si possono prevedere con gli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale: saremo davanti a una fase di adattamenti reciproci”.

Già alcune indicazioni sembrano arrivare: in alcuni orari, Via Gasparotto è più carica nell’ingresso di quanto ci si sarebbe potuti attendere, segno che, dopo mesi di chiusura dell’uscita autostradale, gli automobilisti devono ancora abituarsi ai nuovi flussi. Via Sant’Imerio, spesso imboccata per evitare i due semafori Caserma-Magenta, ora è penalizzata nella confluenza sulla rotatoria, “ma verrà meglio sfruttata via Magenta, che rispetto al suo calibro risultava sottoutilizzata”, nota Civati. Altri problemi ancora sono il “giro da go-kart” della via Gradisca”, che al pari di via Lazio ha invertito il senso di marcia. Sulla rotatoria a doppia corsia possono apparire in talune condizioni problematici gli spostamenti di corsia, mentre modifiche degli abbondanti marciapiedi tra Viale Borri e via Nino Bixio potrebbero facilitare il deflusso dei veicoli e l’accesso alla viabilità laterale. Segnaletica con indicazione itinerari e gestione corretta delle precedenze restano tra i temi da risolvere. “Sono tutte situazioni che monitoriamo per arrivare alla finalizzazione ei lavori, insieme naturalmente con l’innalzamento del manto stradale nei punti previsti, la sistemazione di aiuole spartitraffico, e della segnaletica “, promette Civati. “Quanto ci vorrà? Certi lavori, come la posa definitiva dell’asfaltatura, richiedono un clima più caldo e anche per questo direi che l’obiettivo è il mese di giugno. Ma c’è un altro aspetto. Siamo davanti a un effetto a cascata: la sistemazione di largo Flaiano e quindi dell’accesso sud alla città avrà ripercussioni anche in altre zone”. Insomma, la rivoluzione non è ancora finita e, a cascata in questo maxi-Domino, dovremo guardare alle prossime tessere: zona stazioni e Repubblica-ex Caserma.

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