Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Editoriale

EURODRAGHI

MASSIMO LODI - 04/04/2024

salvini-draghi-meloniAlla fine potrebbe spuntare (rispuntare) Draghi. Stavolta in versione europea anziché italiana. E con una novità. Che a sostenerlo con forza, se non addirittura a proporlo, sarebbe l’unico partito astenutosi dal votarlo quando guidò il governo post Conte2: Fratelli d’Italia.

La storia è questa. Salvini incalza ogni giorno Meloni allo scopo di sottrarle voti sovranisti, di destra destra. Lei si barcamena. Tiene ottimi rapporti con l’attuale presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ma fa attenzione a non trasformarli in un’amicizia scomoda. Il Capitano le rimprovera infatti d’esser pronta a un sodalizio con Popolari e Socialisti, guidando alla capriola i Conservatori dopo il 9 giugno. Un trappolone da cui non è facile uscire.

Naturalmente ogni discorso dipende dall’esito delle urne: si conteranno i suffragi espressi, e comincerà il valzer della maggioranza possibile. Improbabile che risulti uguale a quella uscente, essendo dato in calo il Pse. Dunque apertura a nuovi orizzonti. Idem improbabile che riesca a comporsi un centrodestra, escludendo i residuali socialisti. Possibile che, vista l’emergenza internazionale (bellica/economica) l’Unione badi al concreto, metta insieme le forze, esprima un governo di necessità.

E qui Meloni avrà l’agio di calare la carta Draghi. Lui è già in sintonia con Bruxelles, gli hanno affidato da oltre un anno una consulenza sull’ottimizzazione delle risorse Pnrr disponibili. Di lì ad assumere la guida dell’esecutivo il passo sarebbe breve. L’ex presidente della Bce è ben visto in diverse aree del Continente, e ci mancherebbe se non lo fosse in Italia. Dunque tanto vale/varrà giocare d’anticipo, intestandosi la proposta invece d’aspettare che venga da un imbarazzante altrove.

Si dice a Roma che Meloni ci stia pensando. È una mossa adatta (1) a smorzare le polemiche di Salvini, che sostenne il governo Draghi e come potrebbe rivoltarglisi contro? E adatta (2) a consolidare il profilo istituzionale della premier, dentro e soprattutto fuori d’Italia. E infine adatta (3) a mettere in ambasce la sinistra, schiacciata nell’eventuale condizione di dover subire la strategia avversaria. Certo, il gioco non sarà subito aperto e chiaro, ma lo diventerebbe successivamente. Il primo passaggio: un candidato meloniano di bandiera alla presidenza Ue in attesa del voto. Il secondo passaggio: preso atto dell’impossibilità d’una governance di parte, si conviene su una soluzione di compromesso. Cioè Draghi. Che poi un compromesso non è. Sa fare politica meglio di tanti politici e specialmente nelle situazioni d’emergenza. Come l’attuale.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login