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Attualità

VENITE A PEDALARE TRA DI NOI

SANDRO FRIGERIO - 26/04/2024

ciclabileQuanto possono trainare due ruote? Più di quel che si può pensare. È quello che la Camera di Commercio di Varese cerca di capire e dimostrare, con una serie di interventi che vanno ben più in là di quanto i soli numeri lascino intuire.
Partiamo dai fatti: il turismo si sta riprendendo dopo gli anni del Covid. I dati regionali (Ross1000) ed elaborati dalla Camera di Commercio parlano per la provincia di Varese di 1,40 milioni di arrivi e di 2,48 milioni di pernottamenti. Si tratta rispettivamente di un incremento del 25,3% e del 28,9%, superando almeno per le presenze, i numeri del 2019, quindi Pre-Covid. La crescita c’è, anche se probabilmente a un ritmo inferiore a quello annunciato, poiché per i numeri stimati 2022 sono molto probabilmente inferiori numeri reali, soprattutto per quanto riguarda l’extra-alberghiero, e in particolare per l’offerta non-imprenditoriale di alloggi privati tipo AirB&B.

Non è tutto oro quel che luccica, perché i numeri sono “dopati” dall’effetto Malpensa, dove si concentra il 39% dei pernottamenti totali, in aumento del 31% rispetto al 2022, più che nel resto della provincia. Inoltre il numero di pernottamenti medi, 1,78 nel 2023 e 1,84 nel 2022, resta inferiore a tutte le altre province della Lombardia, dove (ultimi dati sono quelli del 2022) dove spiccano le 2,66 notti medie di Como, le 3,82 di Sondrio, le 4,21 di Brescia, le 2,06 di Bergamo, le 2,23 di Milano. Numeri depressi, a Varese, anche dai citati pernottamenti “toccata e fuga” della zona aeroportuale.

Insomma c’è molto da fare e, in un’ottica di segmentazione del mercato, a giocare nuove carte può essere lo sport. Così, se a Varese in Via Sacco, sede del Comune, si pensa a far leva sugli eventi di richiamo, come il canottaggio, a cento metri di distanza, in Piazza Monte Grappa, sede della Camera di Commercio, un ruolo chiave è attribuito al ciclismo attivo. La ricetta è semplice a dirsi, meno a farsi: sfruttiamo le ricchezze paesaggistiche di un territorio interessato dai rilievi prealpini, da laghi e fiumi (Parco del Ticino), per farne elemento di richiamo per chi ama pedalare. Uno scenario che da qualche anno si fa ancora più interessante per la diffusione ormai massiccia delle biciclette a pedalata assistita, le “bici elettriche”.
Lanciato a fine 2021, il progetto “Do You Bike” prende sempre più corpo: articolato in sei zone provinciali, vede ora l’arrivo di tre video promozionali e altri tre seguiranno a breve, in italiano e in inglese Decisamente di buona fattura, sono destinati a promuovere l’attività sportiva in bicicletta nelle zone più iconiche della provincia. Cresce intanto, da 22 a 38, il numero delle colonnine elettriche di ricarica, saliranno a circa 80 gli operatori, i cosiddetti “official point”, in grado di dare supporto ai ciclisti alla scoperta della provincia e si estenderà anche la segnaletica conforme agli standard internazionali IMBA. Il tutto, dopo che la Camera di Commercio è stata tra i protagonisti nelle settimane scorse della Fiera del Cicloturismo a Bologna, dove sono stati stabiliti contatti con operatori internazionali e che una serie di di “buyer turistici” sono stati condotti a fare un tour dei laghi del Varesotto.

Mauro Vitiello presidente della Camera di Commercio di Varese

Mauro Vitiello presidente della Camera di Commercio di Varese

“Il cicloturismo ha registrato in Italia 56 milioni di presenze con un impatto economico di 5,5 miliardi di euro”, sottolinea il presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello, consapevole che oltre ai flussi cicloturistici, cioè di chi si sposta in bicicletta oppur bicicletta più treno ci sono anche quelli non meno rilevanti di chi, pur spostandosi in auto, porta con sé la bicicletta o la noleggia per escursioni locali. “Il nostro modello è il Trentino-Alto Adige, non in chiave competitiva, ma per come da quelle parti hanno saputo unire offerta turistica e pratica, percorsi e infrastrutture ciclistiche”.

I numeri del Rapporto “Viaggiare con la bici” di Legambiente, Unioncamere, Isnart confermano che tre regioni: Veneto, Trentino A-A e Toscana si accaparrano, in parti uguali, il 47% del mercato cicloturistico, connotato da una capacità di spesa di ben 95 euro al giorno (104,5 per gli stranieri), rispetto ai 59,6 euro del turista medio nazionale.

 Vitiello va però ancora oltre e punta su qualità della vita e sul tema dell’attrattività de territorio. “Dobbiamo pensare non solo alla pratica sportiva, ma anche alla bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, quindi con anche percorsi urbani ed extraurbani, aree di parcheggio sicure e attrezzate con i nuovi standard, per andare a scuola al lavoro, per riappropriarsi delle città. Allo stesso modo, se facendo conoscere le bellezze del nostro territorio anche con la scoperta degli itinerari ciclistici, uniti alla facilità dei collegamenti sapremo qualificare la provincia di Varese come luogo in cui venire a vivere e a lavorare, avremo raggiunto un altro importante obiettivo.”

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