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Opinioni

TRAFFICO, ALCUNE PROPOSTE

ARTURO BORTOLUZZI - 15/06/2012

A proposito del nuovo Piano di governo del territorio varesino, ho una serie di proposte riguardanti alcuni temi specifici.

In ordine alle Castellanze, non c’è nel Piano urbano del traffico attuale quella presa di posizione che c’era nella bozza precedente dove a chiare lettere si manifestava una petizione di principio rivolta alla loro tutela.

Per esempio, per quanto riguarda Biumo Superiore manca una presa di posizione (come invece raccomando) riguardo all’ostacolamento del traffico privato che da Via Sanvito raggiunge la zona delle stazioni ad alta velocità e solcando strade strette fatte per carrozze e prive di marciapiedi.

Per quanto riguarda la bretella Gasparotto-Borri perché si possa accertare una sua funzione di sistematicità (l’unica che possa consentire una utilizzazione di un territorio ancora intatto), il parere a suo tempo espresso e ribadito è che la eventuale realizzazione sia assolutamente successiva al completamento della tangenziale esterna fino a Viale Valganna e degli svincoli della bretella autostradale. Comunque, un possibile progetto, anche solo a livello di studio, dovrebbe necessariamente prevedere un tracciato che pervenga a disimpegnare, oltre a Viale Borri, anche il Viale Belforte.

Si è anche segnalato, sulla proposta progettuale già proposta per il tratto fino a Viale Borri, che la progettazione comunque fosse partita con il piede sbagliato, sia per la limitazione, appunto, a Viale Borri, sia perché carente nella considerazione degli aspetti estetici e di inserimento paesistico dei manufatti (si è già accennato all’opera di un paesaggista), sia in quanto non corredata da adeguate soluzioni per lo scarico delle acque, in particolare della “prima pioggia” e, trattandosi di tronco stradale urbano, di adeguate soluzioni per il transito pedonale e per le piste ciclabili (obbligatorie per legge regionale nelle nuove strade). Il tutto con previsione di un serio contraddittorio con le associazioni ambientaliste cittadine.
Ancor meno convinti resto dell’opportunità di realizzare il prolungamento di Viale Europa.
Ritengo che lo scempio ambientale che rischia di essere creato dal Gaggianello fino alla valletta antistante l’Esselunga di Masnago non sia giustificato da una effettiva esigenza del traffico in termini di dati di mobilità e dei flussi veicolari. La contemporanea esistenza della superstrada del lago in grado di poter essere naturale circonvallazione del traffico stradale verso il Lago Maggiore, consiglia un’attenta riflessione all’interno del Piano Strategico varesino con gli altri sindaci e privati operatori dell’area varesina.

Per quanto riguarda, poi, l’accessibilità da sud e da ovest propongo di utilizzare in maniera permanente la strada provinciale del lago di Varese e l’attuale bretella autostradale solo in uscita.

Vanno comunque attuati in breve tempo i parcheggi di interscambio approvati da parte del Consiglio Comunale e anche tutti i sistemi utili e necessari a consentire rapide percorrenze da parte degli autobus su gomma all’interno della città di Varese nonché ogni iniziativa necessaria a sfavorire l’utilizzo nelle aree centrali delle auto private che dovranno essere il più possibile sostituite dai mezzi pubblici o da sistemi di mobilità alternativi quali la pedonalità agevolata, la rete elettrica o ad idrogeno. È necessario favorire e finanziare presso il Comune e gli enti privati di maggiore consistenza l’attività dei City Managers con adeguati poteri di intervento.

In ordine alla City logistics alla quale è stato dedicato un convegno realizzato presso la sala Montanari, il Comune prenda esempio dalle vincenti esperienze in corso in Francia, Germania e in numerose città italiane (tra cui Bologna, Genova, Ferrara e Milano) andando a individuare il luogo (allo scopo di realizzare il miglior efficientamento della distribuzione d’area) dove realizzare un’apposita piattaforma logistica urbana nella quale le merci possano essere depositate e poi smistate verso la destinazione finale a mezzo di veicoli ecologici evitando l’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto a motore.

Insufficiente troviamo la parte rivolta ad affrontare il traffico dei comuni limitrofi a Varese che vengono presso il comune capoluogo.

Questo traffico va col tempo ordinato e fatto diminuire. Occorre venga dedicato un capitolo specifico alla mobilità sostenibile e ai mezzi per favorirla. Propongo che il Comune di Varese nomini un proprio mobility manager e che faccia in modo che venga nominato pure un mobility manager di area. E che presso l’associazione Varese europea venga realizzato e finanziato l’Osservatorio della mobilità dell’area varesina.

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