Si scaldano i motori per la 75ª edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo (11/15 febbraio), quest’anno affidato alla conduzione di Carlo Conti. Il presentatore fiorentino ha voluto creare una kermesse dalle proporzioni gigantesche, anche per cercare di fronteggiare l’inevitabile confronto con le cinque edizioni con la direzione artistica e la conduzione di Amadeus, che hanno riscosso un successo di proporzioni enormi e sotto certi aspetti inattese, rilanciando il festival come principale veicolo di promozione musicale del nostro paese, come non avveniva da tempo.
Il festival di Conti sarà quindi caratterizzato da un enorme numero di partecipanti in gara e da un gran numero di conduttori sul palco: Conti ha infatti voluto rendere questa edizione una vera passerella in cui ogni sera cambierà il cast artistico; lontani i tempi di Baudo con la valletta mora e la valletta bionda, quest’anno ci aspetta un fuoco d’artificio di grandi nomi dello spettacolo italiano.
Desta in particolare curiosità nella prima serata (quella che di solito dà il polso di come andrà tutta l’edizione) la presenza all’Ariston del volto simbolo di Mediaset Gerry Scotti, che realizzerà così il sogno di presentare un festival, forse l’unica grande manifestazione televisiva che ancora non vantava in curriculum, dividendo la responsabilità con una seconda co-conduttrice: Antonella Clerici, anche lei in passato presentatrice di un’edizione.
Nel dipanarsi della settimana festivaliera tanti nomi aiuteranno Conti a introdurre i cantanti, pescati anche dalla musica e dalla cronaca, fino ad arrivare alla serata di sabato, in cui con Conti ci sarà Alessandro Cattelan: lui è il nome giovane su cui la Rai da tempo sembra intenzionata a puntare per il futuro, ma il ragazzo – per quanto già di lunga esperienza – rappresenta ancora un’incognita che deve essere valutata al cambio di una platea nazionalpopolare. In prospettiva sembra invece favorito Stefano De Martino, che con la sua trasmissione “Affari tuoi” sta battendo ogni record di ascolto e sta crescendo molto nei favori del grande pubblico.
In tutto questo trambusto di conduttori, rimane la gara musicale, che sarebbe poi la ragione principale del tutto. Come andrà? Il cast è ricco e coerente con le scelte di forte rinnovamento condotte negli ultimi anni, che includono la presenza di nomi magari non notissimi al pubblico televisivo, ma protagonisti delle classifiche. Le case discografiche in questi anni hanno ricominciato a fare a gara nel portare i nomi di punta in Riviera; certo, non sono i nomi storici del cantautorato (a proposito: Venditti sarà insignito quest’anno del premio alla carriera, pur non avendo mai messo piede in gara al Festival), ma si tratta comunque di ugole che vendono molto.
Insomma, ci aspetta un Sanremo ricchissimo, opulento come quei grandi cenoni delle feste comandate… la speranza è quella di non stancarsi già dopo i primi antipasti.
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