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Divagando

PGT, RITARDO PESANTE. E CENSURA IDEM

AMBROGIO VAGHI - 11/01/2013

La Giunta del Comune di Varese

I pesanti ritardi nella presentazione del Piano di Gestione del Territorio del Comune di Varese hanno portato alle altrettanto pesanti conseguenze che erano state del resto paventate da più parti: dopo lo scorso 31 dicembre sono decadute gran parte delle garanzie del vigente PRG. La Giunta Comunale che contava sulla concessione di una proroga dei termini, cioè su un terzo rinvio da parte della Regione Lombardia, ha dovuto ricredersi. Alle già prevedibili difficoltà si è aggiunta la fine anticipata dei lavori del Consiglio Regionale a seguito delle dimissioni della presidenza Formigoni. Quindi niente proroghe, il che ha indotto l’Assessore all’Urbanistica Fabio Binelli ad affermare che senza proroga il Prg “è praticamente imbalsamato”.

Col nuovo anno testé iniziato nel centro urbano si navigherà a vista, cioè si avrà solo la possibilità di ottenere permessi per il recupero conservativo di immobili e per manutenzioni straordinarie. Fuori dai centri urbani non si navigherà affatto, essendo ridotta quasi al nulla la possibilità di nuove costruzioni edilizie.

Tutto questo era stato ampiamente previsto dagli operatori del settore se è vero che già prima delle feste natalizie vi era stata una vera e propria corsa a protocollare istanze negli uffici comunali preposti all’urbanistica. Cifre importanti: oltre un centinaio di istanze, di cui circa un quarto relative a permessi per costruire. Un allarme quello di un temuto blocco delle attività edilizie in un momento di già pesante crisi del settore.

Un allarme colto non soltanto dagli “addetti ai lavori” ma anche da illustri personalità come Alberto Coen Porisini, Rettore di recente nomina dell’Università dell’Insubria. Il professore non solo si è detto preoccupato come cittadino per il fatto che l’assenza di strumenti adeguati penalizzi ulteriormente l’economia della provincia, ma ha paventato sopratutto la paralisi dei lavori al Campus di Bizzozero. Anche l’Università quindi avrebbe cercato di correre ai ripari anticipando il più possibile i tempi per la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport dell’ateneo previsto in Via Monte Generoso. Il caso è emblematico per i problemi conseguenti ai ritardi del Pgt. Se la dichiarazione di inizio dei lavori del Palazzetto non fosse stata firmata entro la fine dell’anno il cantiere, già allestito, si sarebbe bloccato. Pur a fronte di gara d’appalto conclusa e lavori già aggiudicati. Un bel pasticcio.

Cercando in ogni modo di accelerare i tempi di preparazione del Pgt, le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale, sopratutto quelle di opposizione alla Giunta, hanno cercato di capire le ragioni dei ritardi. Ed è ovviamente iniziato il solito scaricabarile delle responsabilità. L’Assessore alla partita che in Commissione se la prende con gli uffici comunali, poi denuncia errori e ritardi da parte degli esperti incaricati a fornire mappe e documenti. Accuse rimandate al mittente in quanto i continui cambi di indirizzo richiesti dal committente non potevano che ritardare i tempi e creare confusione. D’altra parte è assai noto che all’interno della Giunta si confrontassero spesso sul tema pareri diversi e contrastanti. Se vi fossero stati effettivi ritardi ed errori dei professionisti incaricati, questi sarebbero stati facilmente oggetto di contestazione e di risarcimento da parte del’Amministrazione. Il che non è avvenuto.

L’ultima seduta prenatalizia del Consiglio Comunale ha visto scontri al calor bianco. Ne è uscita, con forti toni polemici, una denuncia dei danni che la città sta pagando tanto che alla fine i tredici consiglieri rappresentanti di tutta la composita opposizione consigliare hanno firmato e depositato una mozione di sfiducia al Sindaco e alla Giunta. Un atto indubbiamente pesante, tale da richiamare l’attenzione di tutta la città sulla gravità del problema. Se ne riparlerà e si voterà nella seconda metà del corrente mese di gennaio. Immediatamente Sindaco e Giunta non hanno dato risposte. Lo hanno fatto doverosamente nei giorni successivi. Il Sindaco Fontana intende per nulla sfiduciare il suo Assessore pur sapendolo assai inviso e criticato da elementi della sua maggioranza. La linea del Sindaco sta tutta nel minimizzare. In Lombardia altri seicento Comuni – dice – non hanno ancora adottato il Pgt, e anche quelli che l’hanno fatto in alcuni casi lo hanno già variato. Neppure la mozione di sfiducia preoccupa Fontana più di tanto. Si vanta per il fatto che trattasi della prima e unica sfiducia presentata contro di lui in sette anni di mandato. Ma anche tale argomento non convince del tutto. Se una parte del Consiglio Comunale ricorre ad uno strumento di estrema gravità come la sfiducia, e lo fa per la prima volta, potrebbe voler dire che su certe questioni bisogna voltare pagina e camminare con un altro passo. Ci sarà una ragione se da qualche tempo classifiche e graduatorie prodotte dal Censis, dal giornale 24 Ore e da altri istituti di marketing pongono la nostra città all’ultimo posto in Lombardia come qualità della vita. Tutte balle, dice il Sindaco il quale si consola dicendo che ha visto strade di Bologna più sozze di quelle di Varese. Bella soddisfazione per noi varesini.

Ultimo viene il crollo del gradimento personale del nostro primo cittadino nella classifica stilata dall’Istituto Ipt Marketing sempre per il giornale “24 Ore”. Fontana passa all’ottantatreesimo posto, in Italia, perdendo ben 64 posizioni rispetto allo scorso anno. Ed i consensi della popolazione varesina scendono nei suoi confronti dal 57.5% di un anno fa al 48%. Balle? È forse il caso che il nostro Sindaco si interroghi e rifletta.

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