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Incontri

MON FRÈRE JEROME

GUIDO BONOLDI - 25/01/2013

Quando nell’agosto del 1977 Giovanni Paolo II si trovava a Parigi per presiedere la giornata mondiale della gioventù volle recarsi, cambiando il programma ufficiale, a pregare sulla tomba di Jerome Lejeune, che era morto tre anni prima, la mattina di Pasqua del 1994. Fu in quella occasione che il Papa definì Lejeune “mio fratello Jerome”.

Lejeune era stato un genetista di fama mondiale, che nel 1959 aveva scoperto le basi genetiche della sindrome di Down, documentando per la prima volta la presenza di un cromosoma soprannumerario ed era stato anche un medico dedito alla cura dei suoi piccoli pazienti, affetti da tale malattia, che non aveva mai smesso di ricercare per loro una cura, che non fosse la loro eliminazione prima della nascita.

Nel 1974 era stato nominato da Paolo VI membro della Pontificia Accademia delle Scienze e nel 1993 era stato chiamato da Giovanni Paolo II a presiedere la Pontificia Accademia per la Vita.

In una conferenza che aveva tenuto al Meeting di Rimini del 1990 si era così espresso:

“Guardando gli artisti che stanno scolpendo, chiedetevi un attimo: la statua era già presente nel blocco di marmo? In un certo senso sì, dato che per ottenerla basta togliere il marmo superfluo. In realtà… l’artista… non sta riproducendo la materia, ma l’impronta che il genio dello scultore aveva impresso… nel gesso. Ecco, quest’informazione è quella che noi in biologia chiamiamo la forma. Questa informazione è veramente quanto anima la materia e l’oggetto della genetica è appunto il cogliere dal vivo ciò che anima la materia grezza e descrive l’informazione che produce e controlla miriadi di molecole capaci di incanalare questo formicolio dell’energia per conformarlo alle nostre necessità. Nella vita c’è un messaggio e, se questo è umano, questa è una vita di uomo”.

Medico appassionato e grande scienziato, marito e padre esemplare, Jerome Lejeune è stato soprattutto uomo di grande fede. Così, in questo anno della fede, il Centro Culturale Massimiliano Kolbe in collaborazione con Scienza e Vita, ha pensato di allestire una mostra su Lejuene, che si potrà visitare presso la Camera di Commercio di Varese dal 18 febbraio al 3 marzo.

Una grande occasione per incontrare e conoscere “il nostro fratello Jerome”.

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