Il racconto

ESTATE

MAURO DELLA PORTA RAFFO - 04/07/2025

Della memoria, in anni lontani.
Non in vacanza
(qualcosa di più volgare?).
In villeggiatura.
I costumi da bagno
(interi, naturalmente, per le signore) di lana, fatti a
mano che non si asciugavano mai,
responsabili pertanto di inguaribili reumatismi.
E la domenica, niente spiaggia perché dopo la prima colazione,
adeguatamente vestiti
e per la gran parte in giardino – attenti i ragazzini a non fare baccano,
intenti gli uomini a leggere il giornale, occupate invece le donne a sorvegliare
il lavoro di rassetto delle fantesche e a programmare con cura il pranzo –
aspettavamo l’ora della
Santa Messa.
Nella chiesa parrocchiale,
due o tre le file dei banchi occupate.
Tornando, qualche cenno alle parole delle Scritture e all’Omelia.
Erano quelli i tempi di una Chiesa Cattolica capace di indicare univocamente la via, che sapeva di non dover cercare il consenso.
Mai.
Di non essere un partito politico in questua di adesioni, in vista di non si sa quale elezione.
E neppure una organizzazione benefica
in concorrenza con chissà chi.
E a tutto ciò seguivano il desco e il riposo.
E l’indomani saremmo tornati in spiaggia ancora una volta indossando i costumi di lana.
Non in vacanza, per carità.
In villeggiatura!