“Sold out”, “tutto esaurito”. Oltre mille persone, la capienza totale della sala, si sono iscritte e hanno acquisito il biglietto gratuito per l’incontro di giovedì 16 ottobre alle 20,45, al Teatro di Varese con Federico Faggin.
L’evento, organizzato da Radio missione francescana, ha suscitato infatti un grande interesse. Tutti i posti saranno occupati anche nella mattinata in un incontro riservato alle scuole.
Il tema degli incontri è di estrema attualità: “L’intelligenza artificiale: quale futuro, quale spazio per emozioni e sentimenti”. Alla grande esperienza sul fronte tecnologico Faggin affianca infatti un profondo interesse per la dimensione etica del progresso scientifico e delle sue applicazioni. Gettando anche un ponte tra la dimensione umana della ragione e la spiritualità.
Nato a Vicenza nel 1941, diplomato in radiotecnica e laureato in fisica, prima di trasferirsi negli Stati Uniti Faggin ha contribuito alla progettazione dei primi computer Olivetti. Nel ’68 è approdato alla Silicon Valley dove ha elaborato la tecnologia del silicio da cui nascono i microprocessori, un passo fondamentale per lo sviluppo di tutta l’informatica fino all’intelligenza artificiale. Il suo nome è anche legato all’invenzione del touch screen alla base degli attuali smartphone. Come disse Bill Gates “senza Faggin la Silicon Valley sarebbe rimasta una semplice Valley”.
All’incontro, condotto da Antonio Franzi, direttore di Radio missione francescana, daranno il loro contributo Andrea Tomasi, docente di Informatica per le Discipline umanistiche, all’Università di Pisa e componente del Consiglio direttivo di Weca, Associazione web cattolici; Luca Guido Molinari, professore di fisica teorica dell’Università degli Studi di Milano e presidente della Soc. Astronomica Schiaparelli – Centro Geofisico Prealpino di Varese; Davide Tosi, professore Università dell’Insubria – Delegato della Rettrice all’Intelligenza Artificiale.
Porteranno il loro saluto il Sindaco di Varese, Davide Galimberti, Il Vicario episcopale della Zona II, Varese, Diocesi di Milano, don Franco Gallivanone; il Provveditore agli studi di Varese, Giuseppe Carcano.