Il racconto

NOI DI GENAZZANO

MAURO DELLA PORTA RAFFO - 16/05/2025

Egocentrato quale da sempre sono, eletto Leone decimo quarto, mi domandavo quale fosse (doveva necessariamente esistere!) il mio collegamento con lui.
Ventiquattr’ore pressappoco dopo, l’ho scoperto. Ed è un rapporto il nostro decisamente forte.
Il novello Pontefice, difatti, sua prima significativa mossa, si è recato a Genazzano per pregare nel locale Santuario dedicato alla Madre del Buon Consiglio.
La quale è in quell’ambito rappresentata da una immagine che leggenda vuole sia arrivata nella cittadina laziale da una Scutari allora minacciata dai maomettani, sorvolando acque e terre, seguita da presso dai Giorgi, nobili albanesi, una discendente diretta dei quali, Giorgina appunto Giorgi, altro non era che la madre di mia madre Anna Maria della Porta Rodiani la quale era nata a Genazzano.
Laddove, come in più circostanze narrato, ho passato alcune magnifiche estati ospite bambino al Tofale, la forte casa costruita sul tufo a quei lontani tempi abitazione proprio dei Giorgi.
Mi piacerebbe incontrare Leone decimo quarto, e per parlare di questa concordanza, e nella mia veste di Presidente onorario della Fondazione Italia USA felice di annotare che il 4 luglio 2026, cadendo il duecentocinquantesimo anniversario della Dichiarazione di Indipendenza americana, gli Stati Uniti potranno contare, possibilmente in visita per la bisogna, su un Papa connazionale.
Accadimento unico.
Ancora una volta si conferma quanto avesse ragione Otto von Bismarck Schoenhausen quando affermava: “Es gibt eine göttliche Vorsehung, welche die Dummen, die Kinder, die Betrunkenen und die Vereinigten Staaten beschützt” e cioè “Esiste una particolare Provvidenza divina a favore degli stupidi, dei bambini, degli ubriachi e degli Stati Uniti d’America!”