Editoriale

OCCIDENTALI’S SCHERMA

MASSIMO LODI - 20/06/2025

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Beh, insomma, rivalutiamolo un po’, l’occidentali’s karma. Le nostre azioni, le loro conseguenze. È una vita che lo colpevolizziamo, esaltando i difetti, sottovalutando le virtù. E però al momento giusto, che è questo momento, le virtù si segnalano per efficacia. Tipo (1): tra un rovescio economico e l’altro, una crisi e la successiva, un overtrumpismo e la relativa marcia indietro, abbiamo pagato meno dazio del previsto. L’assetto mondiale che si riconosce nei nostri valori  millenari, poi esportati oltre l’Atlantico, ha retto. E assicura di reggere ancora, pur fra pericoli, devianze, timori.

Tipo (2): nel ginepraio delle guerre, e nonostante confusioni/resistenze, dimostriamo di saperci raccapezzare. S’è tenuto botta sull’Ucraina, né lasciato a sé stesso Israele però ammonendolo sull’inammissibile reazione a Gaza, infine l’area liberal-democratico s’è unita di fronte allo scambio di missili e bombe tra Netanyahu e Khamenei. Condividendo l’idea che il pacifismo per il pacifismo è la strada sbagliata, la pace trattata con giustizia la via maestra.

Tipo (3): il progetto di federare nella sostanza l’Europa, non essendoci mai riusciti nella forma, è una mossa concreta. Obbligata dal neo-americanismo di segno Maga, dalla minaccia espansionistica russa, dalle turbolenze mediorientali. C’è poco da indignarsi circa il piano d’un riarmo condiviso, se non unitario. Semmai da compiacersi che possa essere la modalità d’accensione d’un nuovo rapporto continentale, indispensabile nella sfida planetaria.

Tipo (4): l’ingresso da protagonista diplomatica della Chiesa di Leone XIV nel nel confronto politico globale. Con il felpato riguardo che s’addice al Vaticano, e tuttavia con la determinazione di difendere valori non esclusivi del cristianesimo. Valori propri di ciascun individuo cui si riconosca il diritto naturale al rispetto, alla libertà, alla convivenza quieta. Una conquista che affonda  nel lontanissimo passato, poi aborrita dai deliri autocratici/imperiali, quindi riacciuffata tramite le luci dell’illuminismo e delle rivoluzioni americana e francese, infine ripresa dopo che nazifascismo e comunismo l’avevano perduta.

Oggi questo bene ce l’abbiamo noi. Europei d’origine e post-europei per migrazione. Non i lontani da noi, che alimentano regimi fondati sull’oppressione, la violenza, il terrore. Nei fumi di sconvolgimenti che, tutt’insieme, non si vedevano da un pezzo, è rispuntato l’occidentali’s karma in versione aggiornata, realistica, praticabile. Ecco la buona notizia, fra le tante cattive: l’imprevedibile sciabolata di un’occidentali’s scherma della quale sembravamo aver smarrito le regole, ovvero gli strumenti/arnesi per praticarle, lo spirito necessario a scendere in pedana. Restando in massa a bordo dell’occidentali’s barca. Solo un fantasioso raccontar di prodigi? Anche no.