Urbi et Orbi

SEDUTO ACCANTO A ME

PAOLO CREMONESI - 25/04/2025

Paolo Cremonesi con papa Francesco

Si cerca un volto amico. Lungo la fila per entrare in San Pietro, recitare un rosario, rendere omaggio a un Grande, ci si accorge che le parole non bastano, che i devoti ricordi svaniscono nel nulla, che il diluvio di dotti pareri che, come un temporale tropicale da giorni ci inondano, non bastano a riaccendere la speranza. È in occasioni come queste che si riscopre la grazia del cristianesimo. E la sua appartenenza che è fatta di carne, pane, vino. Il Dio fatto uomo mostra il suo volto : l’amico riaccende la speranza, la condivisione muove verso l’altro, il vuoto di un funerale si riempie.

È il cristianesimo la religione dei “gesti” non dei pensieri. Dei “fatti”, non delle pie intenzioni. Come quando l’unica volta che incontrai di persona Papa Francesco in occasione della Messa mattutina in Vaticano: si sedette sulla panca accanto a me, semplicemente, per chiedermi chi ero e che lavoro facevo.

Come un amico di famiglia.

Ed allora mi sembra che il modo semplice per onorare la memoria di Bergoglio, più che l’ennesimo articolo commemorativo, sia un nudo e crudo elenco (che non ha certo la pretesa di essere esaustivo) di “gesti” che ho avuto modo di conoscere durante il mio lavoro di vaticanista al Giornale Radio e che sono come tante esemplificazioni del suo modo di vivere la missione che il Signore gli ha affidato.

Ha vissuto in 50 metri quadrati nel pensionato di Santa Marta, rifiutando i suntuosi appartamenti vaticani tanto cari invece ai cardinali della Curia. Non è mai andato in vacanza d’estate. Alla sua prima Messa da Papa ha invitato i netturbini e i giardinieri che quel giorno lavoravano in Vaticano (22 Marzo 2013). Ha invitato regolarmente homeless e diseredati a colazione per il suo compleanno. Ha aperto per loro la Cappella Sistina (26 Marzo 2015). Durante una visita a Bologna ha partecipato alla tavolata dei poveri in San Petronio (1 Ottobre 2017). Si è seduto con quelli che la società considera “scarti” alle mense Caritas di Roma, Assisi, Firenze, Genova. Il giovedì santo si è recato in diverse carceri italiane per lavare i piedi ad alcuni detenuti anche islamici.

Ha sempre evitato i pranzi di rappresentanza previsti dal programma delle visite ufficiali. Durante il viaggio in Lussemburgo (26 Settembre 2024) fuori da ogni protocollo è uscito a prendersi un caffè in un bar nei pressi della Casa Arcivescovile. Si è recato con un collaboratore in via del Babbuino a Roma per comprarsi un paio di occhiali (3 Settembre 2015/ 8 Luglio 2024).Ha utilizzato per i suoi spostamenti privati una Ford Focus o una Fiat 500L rifiutando le lussuose auto di rappresentanza vaticana. Ha battezzato la bambina di una coppia sposata civilmente (12 Gennaio 2014). Ha ricevuto in udienza una transessuale credente (21 Giugno 2022). Durante un volo da Santiago del Cile a Iquique ha unito in matrimonio una hostess e uno Stewart della Compagnia aerea (18 Gennaio 2018). Ha celebrato la Messa davanti alla barriera che divide gli Stati Uniti dal Messico ( 17 Febbraio 2016). Ha baciato la mano allo Yazd Vashem ai sopravvissuti alla Shoa (26 Maggio 2014). Ha portato in Vaticano al termine della visita ufficiale a Lesbo 12 profughi musulmani (16 Aprile 2021).

Ha telefonato per 102 volte al tecnico informatico Michele Ferri, fratello di Andrea benzinaio assassinato da un dipendente. Ugualmente ha chiamato il leader radicale Marco Pannella per chiedergli di interrompere uno sciopero della sete (25 Aprile 2014) ed Emma Bonino malata di tumore (1 Maggio 2015). Ha abbracciato una persona colpita dal morbo di Recklinghausen (6 Novembre 2013). Sull’ascensore che lo portava al suo ufficio ha fatto attaccare l’icona “Vergine del Silenzio” realizzata dalle suore di clausura del Monastero dell’isola di San Giulio. Ha fatto salire sul palco per accarezzarlo il cane guida di Alessandro Forlani giornalista cieco (16 Marzo 2013), ma ha rimproverato aspramente una donna che aveva chiesto una benedizione per il suo chihuahua chiamandolo “il mio bambino” (29 Aprile 2023). Ha fermato la papa mobile durante la sua visita in Cile per soccorrere una poliziotta a cavallo disarcionata (18 Gennaio 2018). Si è chinato a baciare le scarpe dei leader del Sud Sudan impegnati in colloqui di pace (12 Aprile 2019). Ha visitato la moschea di Bangui nel Centrafrica raggiungendola in macchina con a bordo l’Imam ( 29 Novembre 2015). A Nairobi ha invitato i giovani a tenersi per mano come gesto contro il tribalismo (27 Novembre 2015).

Ha chiesto la benedizione al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo inchinandosi davanti a lui (29 Novembre 2014). Ha incontrato l’ayatollah Al Sistani, massima autorità sciita irachena a Mosul ( 6 Marzo 2021). Ha visitato in una comunità romana venti donne liberate dal racket della prostituzione chiedendo loro perdono per i credenti che partecipano a quello sfruttamento (12 Agosto 2016). Ha incontrato in un appartamento un gruppo di preti sposati con le loro mogli e i figli (11 Novembre 2016). In vista delle festività natalizie o pasquali o in occasione dei Concistori con i nuovi cardinali, non ha mai voluto mancare di far visita al Papa emerito Benedetto XVI che in una intervista in aereo ha definito “un nonno saggio in casa” e che nell’Angelus del 29 giugno 2021, ha chiamato “padre” e “fratello”. Grazie Papa Francesco.