Cultura

LUNA PER ME

RENATA BALLERIO - 27/06/2025

Sole e Luna: la necessaria e complementare opposizione. A conclusione di giugno, definito mese del sole, sembra inevitabile riflettere sulla “graziosa” luna.

L’occasione è data dal compleanno, il 29 giugno, di due cantori di Selene: Antoine de Saint- Exupéry e Giacomo Leopardi. Due uomini così diversi, lontani nel tempo, apparentemente antitetici. Il poeta ci fa accettare la perdita delle illusioni, lo scrittore ci ricorda la forza dello stupore. Ma entrambi sono ottime guide per una riflessioncella sul modo di guardare la Luna, o meglio noi stessi che – volenti o nolenti – siamo ancora alla ricerca sia della risposta alla domanda del leopardiano pastore errante sia del sogno di quel piccolo principe che cerca di insegnare il senso della vita a chi si sente perso nel deserto della vita.

Forse a noi, non solo erranti, cioè vaganti e carichi di errori, nel deserto di valori in cui siamo precipitati, non bastano né le domande né le consolazioni. Ma perché rinunciare? Il pastore e il principe sono complementari e rafforzano quegli archetipi della nostra umanità: la solitudine, l’assenza, la ricerca e il desiderio. Antonio Gulli in un bel libro del 2017, intitolato Il Piccolo Principe. Un’interpretazione psicoanalitica ed esistenziale, scrive che lui, come l’aviatore Antoine, vuole trasmettere un messaggio di speranza, non di mero pessimismo, e ricordarci che una vita per essere autentica deve unirsi alle vite degli altri uomini che amano e soffrono sul nostro asteroide. Lo sapeva bene anche il poeta di Recanati. E dovremmo saperlo anche noi. Oggi più che mai. Magari immaginandoci di essere quel piccolo principe, seduto sulla Luna, come spesso viene raffigurato, con la sua sciarpa svolazzante. Solo ma capace di guardare lui, piccolo, l’immensità del cosmo e di guardare da un ‘altra prospettiva la Terra.

Per i detrattori – categoria sempre in agguato – della fiaba di Saint- Exupéry, considerata soltanto un ingenuo sogno sentimental-emotivo, effetto di un’allucinazione avuta realmente da Antoine nel deserto dopo essere precitato con il suo aereo, per gli altri un libricino che permette di far emergere nuove, o meglio rinnovate, consapevolezze. O il silenzioso e inquietante coraggio di farci domande, come il pastore che contempla la luna. Indifferente, forse, con il suo lato oscuro.

Sappiamo bene dalla scienza che non è giusto dire The dark side of the Moon. È solo la faccia più lontana. Ma che c’è di più lontano di quanto oscura la nostra umanità, anche nel mese del Sole di questo 2025, L’affanno dura, direbbe Leopardi alla Luna. Diletta, nonostante tutto. E allora buon compleanno ad Antoine, soprannominato da piccolo Pique la Lune, pizzica la luna, e a Giacomo. Magari proprio dalla Luna ci guardano e insieme si stanno amaramente chiedendo: Che fai tu, Terra? Dicci che fai chiassosa Terra… sei tu capace di cadere e di risorgere? e sperano, come noi, di avere una risposta. Magari potrebbero accettare quella che diede una volta Margherita Hack, la signora delle stelle, morta – strana coincidenza – il 29 giugno. La Luna gira intorno alla Terra nello stesso identico tempo in cui gira su se stessa. La Luna è costretta a guardare sempre la Terra con la stessa faccia. Ma noi non siamo costretti a girare allo stesso modo e possiamo mostrare un’altra faccia.