Ha festeggiato i suoi primi 78 anni con i più fidati, per cui stupisce che non ci fosse Renzi. Assenti giustificati Dell’Utri, Galan e Scajola (Fitto bloccato a Bari da una persistente allergia). Nel pomeriggio, a conclusione del pranzo – monumentale torta e omaggio di scettro e corona – l’ex Cavaliere è stato visto tra le opere esposte alla Biennale dell’Antiquariato. Dove è apparso corrucciato, e si capisce perché. Il bilancio del partito azzurro è in profondo rosso, con un buco milionario quasi quanto il fondatore. Per conseguenza, colui che quando era a cavallo si vantava di non aver mai licenziato nessuno, ha spedito a casa 42 dipendenti.
Sull’altro campo, quello di Matteo, l’antagonista a lui più legato, regna invece l’euforia, fatta eccezione per l’irriducibile minoranza ridotta in briciole: dialoganti, critici, non allineati, resistenti, civatiani e dissidenti. Intanto l’Italia continua ad andare avanti a marcia indietro, ma più l’Italia arretra più Matteo guadagna consensi. Forse è questo il nuovo miracolo italiano.
Ultimissima: nella nostra Lombardia la Trenord è ancora senza capo. La supermanager designata ha rinunciato all’incarico. Si sta cercando il sostituto. In pole position Paolo Colombo, vicino al Carroccio. Ma non sarebbe meglio uno vicino ai pendolari?